Scritta da: Anna Cottini
Irene, io ti amo.
Sei la mia via di fuga,
il mio confine infranto,
un pugnale nello stomaco.
Sei tutto ciò che ingoio:
veleno, amaro, dolce,
groviglio nella gola.
Quest'ansia incontenibile
è il pane del mio vivere.
Tu, donna come me:
ti prego di concedermi
la fragile illusione
di questo strano amore.
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