L'amaro canto dell'universo
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Il fante uscì dal buco. Ovunque era odore di morte. In breve, lunghi e flaccidi vermi in lento moto avrebbero banchettato.
Tramontata la Stella Maggiore, il suolo arido si era colorato ancor più di rosso alla luce delle due stelle minori, scialbe e lontane.
Forse il fante era rimasto solo, superstite unico della cruenta battaglia.
Vagò a lungo in cerca d'acqua, scavalcando spesso cadaveri e pensando al suo pianeta lontano ed al calore dei suoi cari che tanto adorava. Questa guerra galattica si era rivelata di una assurdità inimmaginabile. Il Cielo sembrava avere tradito le sue promesse di Pace e di Tranquillità, garantite dai suoi silenzi e dal moto lento e luminoso delle stelle.
Quello che lo aveva più ripugnato in battaglia, era l'orrendo aspetto del nemico che gli provocava sensi di nausea al solo pensiero. Sapeva bene quanto l'"Intelligenza", durante le sue vicende evolutive, avesse ignorato le forme in cui albergava: misteri intuibili dello sviluppo cosmico.
Aveva dovuto arruolarsi, pur aborrendo la violenza, per rispettare il suo innato senso del dovere e, soprattutto, per difendere la propria specie, la propria storia, tutti quelli che amava intensamente e tornare a sperare mille occasioni di felicità perdute.
Avvistata una polla lontana ... [segue »]
Composto venerdì 8 febbraio 2013
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