Frasi inserite da Antonietta

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Scritta da: Antonietta
Sul tuo viso c'è una luce oggi
la stessa che c era alla mia nascita
Caro papà, mi hai donato la vita, che potrei desiderare di più?
Vedo in te tanta saggezza, quanto calore dà una tua carezza
una tua dolce parola
sempre pronto a indagare nei miei occhi la felicità.
Adorabile padre io ti ringrazio per avermi dato la vita
Sarò te sempre riconoscente e mai smetterò di amarti.
Composta giovedì 18 marzo 2010
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    Scritta da: Antonietta
    A quelli che ci svegliano al mattino e a quelli che ci incoraggiano nei nostri cammini.
    A quelli che vediamo poco e a quelli che vorrebbero esserci di più.
    A quelli che un giorno si pentiranno di averci perso e a quelli che si aggrappano ad ogni nostro movimento.
    A quelli che si commuovono e a quelli che ci regalano continue risate.
    A quelli che ci insegnano a vivere e a quelli che ci lasciano sbagliare.
    A quelli che ci regalano i loro ricordi e a quelli che ci raccontano sempre le solite cose (che a noi piacciono tanto).
    A quelli che non ci sono mai stati e a quelli che ci hanno guardati nascere.
    A quelli che vengono a prenderci il week-end e a quelli che non possono addormentarsi la sera.
    A quelli che inventano storie per noi e a quelli che sanno non essere eroi.
    A quelli che torneranno e a quelli che ci sono sempre stati.
    Auguri a tutti i papà, anche a quelli di cui custodiamo il profumo in un ricordo che si rinnova ogni istante.
    Composta venerdì 19 marzo 2010
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      Scritta da: Antonietta
      Il nostro corpo
      presepe vivente nei luoghi dove siamo chiamati a vivere e lavorare.
      Le nostre gambe come quelle degli animali che hanno visitato la grotta "quella notte"
      Il nostro ventre
      come quello di Maria che ha accolto e fatto crescere Gesù
      Le nostre braccia
      come quelle di Giuseppe
      che l'hanno cullato, sollevato, abbracciato, e lavorato per lui
      La nostra voce
      come quella degli angeli per lodare il Verbo che si è fatto carne
      i nostri occhi
      come quelli stupiti di tutti coloro che la notte l'hanno visto nella mangiatoia
      Le nostre orecchie
      come quelle dei pastori che hanno ascoltato attoniti il canto divino proveniente dal cielo

      la nostra intelligenza come quella dei Magi che hanno seguito la stella fino alla sua casa
      Il nostro cuore come la mangiatoia che ha accolto l'Eterno che si è fatto piccolo e povero come uno di noi.
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