Scritta da: Carla Compierchio
E basta il tuo sguardo, ogni volta che vorrei mollare, a farmi comprendere che non devo smettere, che non posso permettere che la vita mi "trascini", che faccia crollare le mie certezze. È il tuo sguardo a farmi comprendere che dopo una quantità non quantificabile di lacrime (sono specialista in questo), devo rialzarmi, asciugare le guance, e affrontare, affrontare e "accettare", che non vuol dire dimenticare, perché il dolore "dimenticato" non esiste, accettare e andare avanti e rispondere al tuo sguardo con la forza del sorriso.
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