Un viaggio fatto solo con la mente, quando i pensieri la affollano e sembrano vogliano mandarla in "avaria", non li reggi e parti... per non farti travolgere dal fiume in piena, perché sai che gli argini non lo fermerebbero. Perché mi sembra di non bastare mai. Nel volo riprendo il fiato e ritrovo le cose su cui contare; mi ritrovo in ciò che mi fa stare bene. Un abbraccio dato e ricevuto, un bicchiere d'acqua quando il fiato manca, la sensazione di essere in pace con te stessa, l'esserci. A volte resto indietro, ma arrivo sempre, basta solo aspettarmi un po'.
Ci sono giorni in cui senti che la strada che hai intrapreso è quella giusta e ti affretti a percorrerla nel modo migliore, emozione dopo emozione, cercando di ponderare al meglio le tue scelte, passo dopo passo, senza farti condizionare da nessuno; e ci sono giorni in cui senti che le tue "certezze" stanno per venire meno, i giorni duri, quelli che vorresti far passare in fretta, quando senti il cuore battere forte in gola e credi di camminare senza una meta. È in quei giorni che rafforzi la tua fede, il tuo sentire, perché a cadere si fa presto, è rialzarsi che è difficile. È quello il momento più delicato, quello in cui ci si può perdere.
Le cose non tornano mai come erano prima, o perlomeno non come vorresti. Le cose cambiano in continuazione, appunto le cose, ma la "situazione" resta uguale, è come se il passato avesse una piccola parte nel presente e tu ti convinci che è inutile rincorrere il futuro, cercare di farlo arrivare il più presto possibile perché speri che sia diverso, tanto arriva da solo. E allora fai dei nodi e da lì riparti, ti aggrappi a loro quando stai per scivolare, ché magari li hai fatti in momenti belli della tua vita che sono passati troppo in fretta e dei quali ti restano immagini indefinite come quelle che non riesci a mettere a fuoco guardando dal finestrino di un treno che viaggia velocemente. E così diventa un po' più facile. E quando sono lì che ti accarezzo le dita, sciolgo quel nodo di quando ti ho visto camminare, immagini anche loro sfocate, perché durate troppo poco, chiudo gli occhi: ti tolgo le scarpe e ti immagino libero, camminare per la città. Ed è l'unica cosa che posso fare oltre a sussurrarti di non aver paura, che io ci sarò, che i miei nodi sono fatti dei nostri fili intrecciati che ogni volta proverò a sfilare senza aver timore di ricominciare.
Impari a proteggerti, ma lo fai senza spade, solo scudi: le tue mani. Pari i colpi aprendo i palmi e osservi il mondo tra gli spazi delle dita. Impari anche ad usare le parole, anche se spesso non escono come e con chi vorresti, perché ti stanchi di mostrarti e di essere considerata come quella "forte". Vorresti mostrare anche le tue debolezze, che sai tendere le mani. Vorresti che le prendessero non solo perché le tendi, ma anche perché tremano. E la corazza che la vita ti ha portato a costruirti, inizia a starti stretta, anche se sai che ti tiene dritta quando senti che stai per spezzarti. E resti in attesa di quell'abbraccio, l'unico che riuscirà a spezzare la tua "armatura" e a tenere unita ogni parte di te.
Non "uguale" agli altri, perché non hai mai provato ed essere come loro. Lasciavi che gli altri fossero "diversi" da te e ci riuscivi bene. Non hai molti anni sulle spalle, ma la tua schiena è piena di orme di chi ti è passato sopra senza mai guardarti negli occhi. E nonostante tutto hai dispensato tanti sorrisi perché la tua schiena malridotta non ti ha mai fatto inaridire. Porti avanti i tuoi valori senza piegare la tua dignità, perché adesso hai imparato a "ripararti" e lo sai che elemosinare briciole dagli altri non è un sentimento verso nessuno. E per te solidarietà e lealtà saranno sempre gli altri nomi dell'Amore, ma solo in libertà.
Non mi piace il silenzio "non sereno", quello messo in pratica da chi decide solo per motivi suoi di non parlarti più perché magari "adesso è così". L'affetto non si dimostra con il silenzio. Il silenzio non "dice" nulla.
Ripensando a tanti momenti della mia vita, a tutto ciò che mi è accaduto, a come ho gestito alcune situazioni, mi chiedo spesso se avrei potuto fare di meglio e mi soffermo a pensare ai dettagli, ad alcuni particolari a come per alcune persone sono passata inosservata, a tante altre che mi hanno evitata, a chi ha preferito solo guardare l'evidenza senza entrare nell'essenza. A me piace "leggerle" le persone, non solo guardarle. E questo a coloro che amano camminare a testa bassa per non mostrare il loro vero volto ha dato fastidio. Beh, a loro posso solo dire che indipendentemente da voi sono esistita ed esisto!
Anche quando ti nascondi mentre sorridi. Quando non ti sai leggere dentro e fai di tutto per non farlo leggere nemmeno agli altri. Per me non è un segreto con quanta forza tu sostieni la vita, nonostante spesso qualche macigno rotoli giù e tu non fai in tempo a spostarti. Non è un segreto che anche se non ti fai sentire tu ci sia sempre, di quanta anima viene fuori dai tuoi silenzi. E non lasciare che resti un segreto per te di quanto sia bello tendere la mano, di essere stretta in un abbraccio che ti arriva sino al midollo, di tuffarsi e quando tocchi il fondo ritrovarti in un baleno in risalita. Provaci. Tu lo hai fatto provare a me!
Sono "forte", ma ci sono giorni in cui senti che devi lasciare "tracimare" i tuoi occhi, perché il peso che senti possa alleggerirsi. E le devi sentire, devono scendere sul viso e ne devi sentire il gusto salato e nessuno deve dirti di non farlo, perché sono stati d'animo che senti solo tu e sai che quelle lacrime devono uscire perché tu possa ricominciare. E poi le asciughi e torni a sorridere di nuovo.
E che ci posso fare se sono così: emotiva, molto. Ansiosa ancor di più. Permalosa, un po' insicura perché mi faccio "colpire" dalle parole e ci rimugino su per un periodo interminabile, le "seziono" e analizzo persino le pause e i sospiri che le hanno prodotte. Fragile, sì molto fragile, perché mi lascio coinvolgere, impegno tutta me stessa e cerco nel mio possibile di andare oltre e do così la possibilità agli altri di "affondarmi" anche se ci ho messo il cuore. Ma poi chissà se avrei voluto essere diversa da come sono. Mi amo così!