Scritta da: Marco Giannetti
Avrei voluto vederti vecchio, con il fascino delle tue rughe, avrei voluto farti io le carezze che hai mancato... ma di te sono fiero, mi hai dato tanto, mi hai amato.
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Avrei voluto vederti vecchio, con il fascino delle tue rughe, avrei voluto farti io le carezze che hai mancato... ma di te sono fiero, mi hai dato tanto, mi hai amato.
Ciao caro Peppe,
con te abbiamo condiviso un pezzo della nostra giovinezza.
Ci ritroviamo ora, raccontandoci negli sguardi, un po' delle nostre tribolate storie.
Certo, lascerai in noi quel sentimento di genuina bontà e di dedizione verso il prossimo. Mancherà a noi tutti la tua solare disponibilità, anche solo a raccontarsi storie semplici di quotidianità.
Nel rappresentare il pensiero di tutti quelli che hanno avuto il piacere di conoscerti, ti esprimiamo i nostri più sentiti e sinceri sentimenti d'affetto. Augurandoti un futuro sereno.
I colleghi tutti.
È un Natale di crisi, non ti faccio regali, ma un dono d'amore, ti mando un sorriso con l'auguro di saperti felice.
Che sia per voi un Natale di gioia. Raccogliete Il mio augurio come un abbraccio di bene, fatto di serenità e letizia.
Dolce, tenero, audace figlio, ricordati sempre dei miei tanti no, perché oggi che hai la maggiore età dovrai tu valutare ogni sì che modificherà la tua vita... solo con i tuoi sì potrai essere artefice del futuro tuo, e di chi vuoi davvero bene.
Che la gioia della Pasqua avvolga in un abbraccio di Amore te e i tuoi cari.
Un padre è orgoglioso dei figli anche per la gioia che gli trasmettono... Io, ti auguro tanti di questi giorni e di avere sempre la gioia di un figlio come te.
È il giorno del Signore, un giorno di candore, sia bianco nei gesti, con chi è sporco e per chi è nero,
Che diventi un abbraccio comune, di belli e di brutti, di animali e non di bestie, affinché ogni germoglio diventi un bel frutto, il frutto del bene, del vivere meglio, del vivere insieme.
Oggi i raggi di questo sole renderanno radioso il tuo splendido sorriso. Felice giorno amore.
Non temere gli anni, né i suoi affanni.
Vivili belli, come la tua giovinezza.