Scritta da: Michele Gentile
Eppure eri lì, ad un sogno da me.
Composta domenica 23 dicembre 2012
Eppure eri lì, ad un sogno da me.
Così è, conosco i tuoi abbracci quel tepore, eredità di un sogno oasi di miraggio. Così è, e non ho mai solcato il tuo mare.
Non giunge più la tua voce, s'attenua quella luce, sino a divenire bruma sino a mostrarmi abissi nel sereno mio viaggio verso la tempesta.
Dovevamo essere aurora, siamo divenuti due stanche nuvole in lotta per l'ultimo capriccio del crepuscolo.
Giunsi a te da qualche luogo dell'Inverno, smarrito nel rincorrersi delle ore con lo sguardo rivolto al tumulto delle nubi.
Non so correre ai ripari quando piove la tua assenza.
Ora ho bisogno di silenzio per parlarti di me.
Il sentiero mi parla di te, dei tuoi giorni e percorro il tempo senza fatica.
Che sia sempre Natale nei vostri sguardi, nelle parole, nelle carezze. Che sia ogni giorno la vostra vita un piacevole dono da regalarvi e da offrire al tramonto con la tenerezza di un sorriso.
Ascolta i miei passi feroce incedere, silente vento verso le vette del tuo cuore.