Scritta da: Samantha Avvelenata Ferri
Tu con me, in ogni parte di noi.
Composta lunedì 31 dicembre 2012
Tu con me, in ogni parte di noi.
È l'amore che manca. E con te non ha mai avuto niente a che fare. Nemmeno quando dicevi di amarmi. Nemmeno quando godevi nel lasciarti amare. È l'amore che mi manca. Quel sentimento esclusivo che fin troppe volte viene svalutato, elargito a cani e porci, gestito quasi come fosse un immenso bazar dove scegliere qualcosa di diverso giorno per giorno. Quel sentimento che tu hai contribuito ad impoverire, donandolo a più di una persona, con l'illusione per ciascuna di essere l'unica. Per questo non sei tu a mancarmi ma l'amore. Quell'amore che con noi non aveva niente a che vedere.
Buonanotte a chi sa mettersi in gioco. Buonanotte a chi insegue i propri sogni, avendo premura che questi non siano a senso unico. Buonanotte a chi sogna ma sa lasciarsi anche una via d'uscita con filo diretto nel mondo reale. Buonanotte a chi crea e costruisce, senza per questo aver bisogno di demolire chi gli sta accanto. Buonanotte a chi sa ancora donare un abbraccio, una carezza o una parola di conforto. Se tutte e tre ste cose insieme ancora meglio. Buonanotte a chi sa ascoltare e custodire eventuali segreti. Buonanotte a chi sa parlare e condividere le proprie paure. Buonanotte a chi spera, buonanotte a chi lotta. Buonanotte a me, che non essendo affatto stanca, non ho un briciolo di sonno. E che per sto motivo il sogno mi è ormai precluso anche in fase onirica. Buonanotte.
In questa epoca di crisi economica e di valori, i sentimenti, almeno per me, non subiscono mai crisi. I sentimenti non hanno data di scadenza, non passano mai di moda, non invecchiano mai. Ed è per questo che ho deciso di farvi gli auguri col cuore in mano. Auguri sinceri e prolissi, com'è nel mio stile, per un 2014 strepitoso. Auguri a tutti i miei amici vecchi e nuovi. Perché anche se il 2025 non dovesse poi portarvi quel che desiderate, l'anno che sta per finire vi avrà comunque insegnato chi e cosa evitare per stare bene nel prossimo futuro. Un augurio con e di tanto amore, perché è l'amore che muove il mondo anche quando intorno a noi tutto pare essersi fermato. Noi non ci fermiamo, noi andiamo avanti. Nonostante questo duemilaecredici ci abbia donato un sacco di delusioni. Perché allo scoccare della mezzanotte ritroveremo intatti tutti i nostri sogni per l'anno a venire. L'amore siamo noi, che ancora continuiamo a sperare, nonostante tutto. L'amore siamo noi, che non scadiamo e non cadiamo mai. L'amore siamo noi che, pur cadendo, troviamo ogni giorno di ogni anno nuovo la forza di rialzarci ed andare avanti. Auguri a noi, che non molliamo mai. Buon 2025.
Fortuna che non ho mai avuto l'opportunità di abbracciarti. Avrei corso il rischio di sentirmi a casa. E con i traslochi io, poi, sono un disastro.
Non farlo, per favore. Di lasciare che i silenzi si insinuino tra noi. Che il rancore prenda il sopravvento, che l'indifferenza abbia la meglio. Non farlo, ti prego. Non lasciarmi andare via così. Perché se non ti ho accanto io muoio sempre un po'.
Lo sai che vinci tu. Nelle attese e nella distanza. Io con le mie parole e tu coi tuoi silenzi. Vinci sempre tu. E a me piace lasciarti vincere. Perché, nonostante tutto, ancora siamo insieme. Il nostro amore batte tutti. Perfino noi due e le nostre paranoie. Perfino i sensi di colpa e la voglia di farci del male. Questo amore vince tutto, perfino il tuo pudore. Perfino la mia incapacità di accettare compromessi. Questo amore vince tutto perché non sopporterei di doverti perdere di nuovo.
Mi verrebbe di regalarti un abbraccio in memoria dei tempi passati. Un abbraccio capace di cancellare le delusioni presenti ed arginare quelle future. Mi verrebbe di proteggerti, tu che protezione non ne vuoi, al di là del tuo muro. Mi viene di volerti bene, nonostante tutto. Anche nonostante te.
Non resta che una manciata di ricordi, ormai. E tu lo sai che io faccio fatica a ricomporre i tasselli, ora. A ricomporre il puzzle di ciò che è stato con ciò che adesso è. C'è molto da ricostruire, evitando di sparpagliare nuovi cocci sul cammino. Evitando di ferirsi i piedi. Basta già il cuore a sanguinare, senza dover aggiungere nuovo sangue e nuovo dolore. Avessi un altro posto, anche lontano da te, lo giuro, sarei altrove. Altrove a medicarmi, a rincollarmi pezzo per pezzo. Ed invece sono ancora qui, a medicare te, nonostante tu non me l'abbia mai chiesto. Perché, anche se non te ne accorgi, la tua anima è più ferita della mia. E nelle urla che sovente riempiono la tua testa, spero davvero il mio abbraccio possa donarti conforto. Alla fine, ce ne fregheremo di ricostruire e andremo semplicemente oltre. Io pochi passi più avanti, come è sempre stato. Che se c'è una cosa che ho compreso di me stessa è che so voltarmi ed attendere chi non riesce a tenere il passo.