Poesia postata in Poesie (Poesie d'amore)
Veruna mai, fu abbastanza
per scoprire la sola mia forza, freccia raminga,
orfana dell'ombaco compagno
che solo, nella scabra scorza
del mio orgoglio solagno,
entrò e fè istanza
di delizia...
Veruna mai, fu abbastanza
per scoprire la sola mia forza, freccia raminga,
orfana dell'ombaco compagno
che solo, nella scabra scorza
del mio orgoglio solagno,
entrò e fè istanza
di delizia...
So di momenti, esistiti per qualcuno,
e per me senza fuoco fumo, vano.
Spine, dove il sole non è più.
Stranezze, dove prima vivevo nell'uso.
Ora è memoria, presto solo sensazione.
Ho immerso il mio dolore, nel culo d'un'altra
per lavar via. Perdemmo tutti, quel giorno...
Mancini, torti,
funesti d'orgoglio spadaccini,
qualcosa c'era, e combattenti
c'abbiamo provato.
Perso tempo e scaduto il fiato,
cadde un giorno, l'ultima parete.
Ora morti, eppure c'è ancora sete...
I cardi e le verze, bolliti
insieme perdono sapore e nequizia.
Parli veloce, nell'acqua, liquirizia
dolce di sale nero, a un fantasma che vedi solo tu.
Mente; pensi ritrosia; la pelle ti si gela
mentre guardi, e t'impegni a non capire...
Venni da te una sera.
Trovai la porta chiusa.
Dal mio amore, con una scusa,
staccai una voglia nera.
Non mi bastò una porta.
Non mi fermarono due...
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