Poesia postata in Poesie (Poesie personali)
Lago o argento,
in me cercano identità
consolazione e angoscia.
Sono eterno e dannato:
ritraggo verità,
ma racconto menzogne.
Alterno luce e buio...
Lago o argento,
in me cercano identità
consolazione e angoscia.
Sono eterno e dannato:
ritraggo verità,
ma racconto menzogne.
Alterno luce e buio...
Ecco, ritorna, Maestrale.
Invola di nuovo
caldi abbracci,
riportami
sulle sue labbra.
Ambra scura...
Tornò di nuovo
seguendomi nelle prime tenebre
l'ombra sua spettrale.
Nel tonfo di catene servili
furtivo tolsi il fuoco dal mio corpo,
nel risuono dei verbi dannati...
Ho già iniziato il cammino
sapendo che le fiere
sinuose, perverse
prima docili nel lungo
occhio di velluto,
nel profumo notturno
di pioggia e lussuria...
Parlano di me le prime luci,
nei profumi freschi e teneri
delle carni di un infante,
nenia di voci e carillon
battente la danza di una cieca.
Parlano di me la sabbia dei deserti,
le oasi del vuoto, le ore del chiarore...