Poesia postata in Poesie (Poesie personali)
Era un gioco
ed io sapevo,
sapevo che avrei perso
ma ho continuato a giocare.
Ora non rimane più nulla,
come se nulla fosse stato.
Niente di più...
Era un gioco
ed io sapevo,
sapevo che avrei perso
ma ho continuato a giocare.
Ora non rimane più nulla,
come se nulla fosse stato.
Niente di più...
Camminava per strada,
l'ombra soltanto seguiva il suo passo.
Era inanimato, quasi nessuno
per i gonfi spettatori tutti in raduno.
Per i fantocci in cravatta
in compagnia di un Armagnac
alitava come fa il vento sulla vetrina del bar...
Penso:
mi hai sottratto i giorni
e me li hai resi senza senso.
Turbamento:
t'ho cercato in ogni angolo di mondo
li, dove un tempo mi hai amato.
Ora non ho più rancore o risentimento...
Osservatore contrito della sua sessualità
scruta tra le gambe quella stessa ambiguità.
Spettatore di se stesso.
Il dubbio si mostra allo specchio
crudele confessore, riflesso di realtà.
Il monotono interrogativo trapassa il suo cervello
sempre lo stesso, sempre quello...
Giorni come lana filano
desideri come luci al neon si spengono.
Frugo in cassonetti di occasioni
le migliaia di illusioni abbandonate
da tante persone insoddisfatte.
Stanca di cercare
come il disperato cerca il suo pane...