Poesia postata in Poesie (Poesie personali)
Saprai che nella mia casa
s'inclinano i quadri
quando il mare è mosso
e che s'accendono per i corridoi
vecchi lumi di lucciole
prima dormienti...
Saprai che nella mia casa
s'inclinano i quadri
quando il mare è mosso
e che s'accendono per i corridoi
vecchi lumi di lucciole
prima dormienti...
Nel bel mezzo dell'oceano
crebbe una musica nuova che smosse la candela,
eri di fatto la fiamma ultima prima della terra
timidamente esposta sull'inondata roccia.
Il tuo jazz finì nel mio bicchiere
per nulla rinfrescate come fu l'aria folle
racchiusa in una leggera brezza stellata...
Si apre il mattino e squarcia l'incanto
sopra questo cortile di pietra,
dove primogenita e fonte
la brezza notturna evapora
come i sogni,
lasciando questo cielo plumbeo
fatto di mistero...
Dai luoghi più impervi (il divano di casa)
ho rivisto la vita
risuscitare dal suo fango
l'amore inteso al nostro
che simile a quello del mondo,
dalla parvenza immortale,
si volse al mio sguardo...
Portami sulla vela
che taglia l'inconscio
come l'uccello moribondo
tagliò il libeccio,
depredami dunque da ogni riva
poiché l'attimo di stasi
che desideravi mi ancorasse...
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