Terre senza luoghi
Portami sulla vela
che taglia l'inconscio
come l'uccello moribondo
tagliò il libeccio,
depredami dunque da ogni riva
poiché l'attimo di stasi
che desideravi mi ancorasse
preda dei coralli
ha preso il largo,
sfiorando le isole Cicladi
divenne coda d'ali
e strumento di plauso
agli echi del cielo,
quell'incondizionato volo
sull'incolto odore di terra
che talvolta non ha luoghi.
Se mi sarà data morte,
vorrei fossi l'ombra che s'arresta
sulla picchiata dell'esule
che mira,
il semplice colore
del fiore che digiuna,
sul feretro
d'una terra senza nome.
Composta sabato 28 novembre 2009
dal libro "Come un granello di sabbia - Raccolta" di PensieriParole Staff
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