Frasi di novembre 2003

Fuggirà il lupo domani verso i tetri panni della paura e rosso più che mai rinascerà di primo acchito il corvo per ornare il bastone del capo tribù.

Vivere significa ribadire la propria forma. In questo senso il morire è l'azione estrema.

Un medesimo significato cambia secondo le parole che lo esprimono. I significati ricevono dalle parole la loro dignità, invece di conferirla ad esse. Bisogna cercare degli esempi.

Spesso l'errore di un nemico si trasforma in un ottimo consiglio per chi sa approfittarne.

Ingrassare sei chili. E tutti nei capezzoli.

Per chi viaggia in direzione ostinata e contraria col suo marchio speciale di speciale disperazione e tra il vomito dei respinti muove gli ultimi passi per consegnare alla morte una goccia di splendore di umanità di verità.

Chi non stima la vita, non la merita.

Non esiste il caso, perché il caso è la Provvidenza degli imbecilli, e la Giustizia vuole che gli imbecilli non abbiano Provvidenza.

Le loro labbra erano quattro rose su uno stelo, e nell'estate della loro bellezza si baciarono.

Gli ultimi saranno i primi, ma lo sportello chiude alle 12.

Quand on écrit sur les femmes, il faut tremper la plume dans l'arc-en-ciel.
Quando si scrive delle donne, bisogna intingere la penna nell'arcobaleno.

L'abitudine è mezza padrona del mondo. "Così faceva mio padre" è sempre una delle grandi forze che guidano il mondo.

La catena del matrimonio è così pesante che per portarla ci vogliono due persone e qualche volta tre.

Il lavoro mi piace, mi affascina. Potrei starmene seduto per ore a guardarlo.

Se ho una necessità, ho una ragione di vita. La soddisfazione é la morte.

..aveva negli occhi la forza del suo cuore..

L'essere amata è per la donna un bisogno superiore a quello di amare.

Al Monte de Calvene

Par le bestiole bone, con giustissia,
el Creator ga fàto on Paradiso,
pien de muci de sorgo, biava e riso
e n’aria sempre fresca, na delissia.
   
L’acqua xé sempre pura, de sorgente,
tanti boschéti e prà sensa confini;
gnente sòghe, cortèi, s-ciòpe e rampini,
e no se vede in giro bruta gente.

San Belin, che tien d’ocio da l’altare
co’l so cagneto furbo el panorama,
se’l sente na bestiòla che me ciama
verze la porta, e po’ ‘l me fa passare.

Mi, co gò ‘na paturnia pa’l sarvèlo
còro su, al “Monte”, a vèrzere el portèlo,
dove trovo tre bestie che me speta.

La xé la cavalina de Firmino
co la cavréta bianca de Caposso
e, col so portamento da regina,
che bela la to gata, Marcelina!

Sta per cadere una dura pioggia.

L'unica vittoria in amore è la fuga.

... come se mai niente e nessuno, compreso Dio dopo il "settimo giorno", credo abbia mai provato gioia più grande di quella che le nostre labbra hanno conosciuto ieri sera!

Più un uomo sogna, meno egli crede.

Verso di me veniva il pesce a nuoto ed il gabbiano candido nel volo, ed ero fiera, perfida e allegra, e non sapevo d'essere felice.

Il cuore ha le sue prigioni che l'intelligenza non apre.

Siamo soli e senza scuse [...]. L'uomo è condannato ad essere libero: condannato perché non si è creato da se stesso, e pur tuttavia libero, perché, una volta gettato nel mondo, è responsabile di tutto ciò che fa.

Abbiamo la testa rotonda per poter pensare in tutte le direzioni.

Anche le cose dette da grandi uomini non hanno alcun valore nel momento in cui il dolore ci rende ciechi e sordi. Forse per questo sono meno vere?

La bellezza, nel cuore di chi la desidera, è più sublime che negli occhi di colui che la vede.