Ludovico Ariosto, nato oggi 8 settembre 1474 è considerato uno degli autori più celebri e influenti del suo tempo. Poeta e commediografo, di origini italiane, è spesso ricordato per la sua opera massima: l’Orlando Furioso.
Ludovico Ariosto in realtà ha un’importanza cruciale nella storia della cultura italiana, perché nei suoi scritti si evinceva una netta rottura degli standard e dei canoni dell’epoca. La sua “ottava d’oro” rappresenta uno dei massimi della letteratura pre-illuminista. Pur avendo iniziato gli studi in legge, si avvicina alla filosofia e alla poesia in volgare. Uno dei suoi punti fermi è, tra gli altri, Francesco Petrarca (un altro grande scrittore italiano del quattordicesimo secolo) e Pietro Bembo, umanista dell’epoca di fama internazionale, ricordato soprattutto per essere stato uno dei primi a creare le regole dell’italiano moderno (partendo dai più importanti scrittori toscani del trecento).
È risaputo che l’Orlando furioso sia un poema cavalleresco composto da 46 canti in ottave che racconta la storia del cavaliere Orlando e di altri personaggi con la guerra tra musulmani e cristiani di sfondo. La follia di Orlando viene raccontata attraverso la storia di Angelica, una donna bellissima che decide di sposare il musulmano Medoro, mentre la Casa d’Este passa attraverso il racconto della storia d’amore tra il cavaliere pagano Ruggero e la guerriera Bradamente. Tuttavia pochi sanno che la versione che conosciamo attualmente sia in realtà la terza revisione di Ludovico Ariosto. La prima, con soli 40 canti, nacque dopo oltre undici anni di continue correzioni e sistemazioni. Pur non piacendo al suo signore, Ippolito, ricevette un ottimo riscontro di pubblico. Perfino Niccolò Machiavelli descrisse l’Orlando Furioso come un poema “bello e in molti punti mirabile”.
A distanza di 5 anni, la seconda versione lasciava la storia immutata, ma apportava varie correzioni linguistiche. Fu la terza, dopo ulteriori 11 anni (e quindi a 16 anni dalla prima stesura) a cambiare impianto. Oltre ad aggiungere 5 canti, proprio la vicinanza a Pietro Bembo portò il poema a un modello linguistico nazionale condiviso.
Noi lo festeggiamo leggendo insieme alcune delle sue opere: sia frasi che poesie.
[IMG | “Tizian 078” di Tiziano – Official gallery link. Con licenza Public domain tramite Wikimedia Commons]
