Il 25 Marzo avrebbe spento cento candeline l’attrice più amata da registi quali Rossellini e Hitchcock: Ingrid Bergman.
Bellissima e serena, sorridente e splendida, la diva, che ha caratterizzato il cinema d’autore della Hollywood degli anni d’oro, sarà, per l’occasione, il 68° volto del manifesto del Festival di Cannes – che si svolgerà dal 13 al 24 Maggio 2015 – prendendo il posto di Marcello Mastroianni, volto ufficiale della 67° edizione.
Il Festival di Cannes, presieduto da Pierre Lescure e diretto da Thierry Frémaux, ha voluto quindi rendere omaggio a questa icona moderna, donna libera e attrice audace che fece parte dello star system hollywoodiano senza tuttavia perdere grazia e semplicità.
La foto del manifesto è del co-fondatore dell’Agenzia Magnum, David Seymour, mentre la grafica è del grafico Gilles Frappier che, insieme all’autore Hervé Chigioni – già autore del manifesto della 67° edizione del Festival – hanno firmato la versione 2015.
L’omaggio a Ingrid Bergman, in questa edizione del Festival, comprenderà anche un documentario firmato Stig Björkman dal titolo “Ingrid Bergman, In Her Own Words“, molto atteso nella sezione Cannes Classics.
Il Festival di Cannes si unirà inoltre allo spettacolo, organizzato per settembre da Isabella Rossellini, dal titolo “Ingrid Bergman Tribute“, messo in scena da Guido Torlonia e Ludovica Damiani, che mischierà l’autobiografia dell’attrice con la sua corrispondenza con Roberto Rossellini. Verrà rappresentato nelle cinque città fondamentali nella vita di Ingrid: Stoccolma, Roma, Parigi, Londra e New York. Sulla scena, oltre a Isabella, ci saranno Jeremy Irons, Fanny Ardant, Christian De Sica e altri attori.
Isabella Rossellini ha dichiarato, dopo la notizia della scelta di Ingrid come volto ufficiale del Festival, che “Io e la mia famiglia siamo molto commossi dalla scelta del Festival di Cannes di mettere la nostra meravigliosa madre sul manifesto. Il suo percorso eccezionale ha toccato tanti Paesi, piccole produzioni artigianali europee e grandi film hollywoodiani. Mamma adorava il suo mestiere di attrice: per lei, recitare non era una professione ma una vocazione. Diceva sempre: non ho scelto di recitare, è la recitazione che mi ha scelta.”
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