“Oggi il mondo ci appare attraversato da gravi fratture e lacerazioni, da forti asimmetrie e da incertezze sulle prospettive. Nonostante i colossali progressi nelle conoscenze e nelle tecnologie, viviamo una sorta di age of anxiety.”
paolo baratta
E’ con la notizia della scelta del nuovo curatore della 56° edizione dell’Esposizione Internazionale d’Arte, Okwui Enwezor, che si inizia a parlare della Biennale di Venezia.
All the World’s Futures, sarà questo il titolo della 56° Biennale, aperta al pubblico da sabato 9 Maggio, in anticipo poiché in concomitanza con l’Expo di Milano, a domenica 22 Novembre 2015, ai Giardini della Biennale e negli spazi dell’Arsenale.
L’arte e il tempo, presente, ma anche passato; un viaggio espositivo e filologico che si pone come confronto con un presente complesso, come spiega il presidente della Biennale, Paolo Baratta:
“tutti aspettiamo una svolta verso un futuro diverso, un futuro nuovo, un futuro che ci faccia tornare a sperare, e dove lo troviamo questo futuro, se non andando A GUARDARE LA FORZA CON LA QUALE ABBIAMO ATTRAVERSATO IL PASSATO?”
La Mostra sarà affiancata da 89 padiglioni nazionali, nel centro storico di Venezia e negli spazi dell’Esposizione, e vedrà l’ingresso per la prima volta di cinque paesi: Grenada, Mauritius, Mongolia, Repubblica del Mozambico, Repubblica delle Seychelles. Faranno il loro ritorno invece dopo una lunga assenza: Ecuador (1966), Filippine (1964) e Guatemala (1954).
Saranno presenti 135 artisti, 88 dei quali presenti per la prima volta, provenienti da 53 paesi e con oltre 150 opere realizzate.
Il Padiglione Italia sarà curato da Vincenzo Trione e saranno 44 gli eventi collaterali ufficialmente ammessi, che allestiranno nei vari luoghi della città.
Vi rimandiamo al sito ufficiale per ogni ulteriore informazione: www.labiennale.org