Oltre 200 mila persone durante il weekend e 11 milioni di biglietti già venduti: i primi giorni di Expo 2015 stanno facendo registrare numeri altissimi per un’inaugurazione partita con il “botto“.
Milano, dal 1 maggio, è diventata meta per migliaia di persone arrivate da tutto il mondo, segno di una forte curiosità per l’evento che, per l’edizione 2015, focalizza la sua attenzione sul cibo con lo slogan: “nutrire il pianeta, energia per la vita”. Una grande sfida per i 145 paesi partecipanti – il 94% della popolazione mondiale – che nei 55 padiglioni sono stati in grado di riunire architettura ed estetica al servizio del cibo e delle tradizioni. Un grande viaggio tematico in cui vengono coinvolti tutti i 5 sensi, e in cui sostenibilità, sviluppo ed equità delle risorse sono punti cardinali.
Grande spicco hanno avuto designer, creativi e architetti italiani che, in team misti, hanno saputo anche realizzare dei veri e propri “gioielli“, come il padiglione dell’Azerbaijan – già ribattezzato dagli addetti ai lavori “the jewel”, il gioiello – diventato simbolo dell’eccellenza e della creatività italiane nel mondo.
Nella nostra gallery potrete scoprire in anteprima tutti e 55 i padiglioni; un piccolo “assaggio” di quello che offre Expo 2015.
Azerbaijan
“The jewel”, il gioiello di Expo 2015, il padiglione dell’Azerbaijan si sviluppa su tre livelli, che rappresentano tre diverse biosfere: le risorse agricole, naturali e produttive del paese.
Angola
Forme stilizzate ma anche spazi verdi con piante, ortaggi e frutta tipica del Paese per il polo espositivo angolano
Argentina
Grandi silos ma anche spazi multisensoriali e contenuti audiovideo in questo padiglione il cui tema è “L’Argentina ti nutre“.
Bahrein
Un viaggio attraverso dieci orti botanici che produrranno frutti per tutta la durata dell’Esposizione.
Bielorussia
La ruota della vita, una sorta di mulino ad acqua, è il simbolo di questo padiglione che vuole, nel suo spazio espositivo, raccontare il progresso agricolo e tecnologico del Paese.
Belgio
Una struttura, quella progettata da Patrick Genard, che vuole simboleggiare sostenibilità ambientale, innovazione tecnologica e identità nazionale.
Brasile
Tanta interattività per il Paese che mette in gioco il lato sociale del cibo: pezzo forte, una rete interattiva che collega i tre piani. Camminandoci sopra, , i visitatori interagiscono con l’ambiente circostante: dei sensori, rilevano i movimenti e trasferiscono impulsi che modificano il suono e la luce circostante.
Cile
Tra tech e tradizione il padiglione del paese sudamericano, un’architrave in legno sollevata da quattro pilastri di cemento che introducono a uno spazio espositivo con proiezioni immersive e spazi di realtà aumentata.
Cina
Debutto assoluto all’esposizione internazionale per il paese asiatico che nel suo spazio riflette su gratitudine e rispetto per la natura, illustrando anche processi e modalità di produzione del cibo nazionale.
Coca Cola
Anche la grandissima multinazionale ha voluto essere presente ad Expo 2015 con un suo personale padiglione.
Colombia
Cinque piani termici che corrispondono ai diversi climi del Paese in uno spazio pensato per parlare di equilibrio tra natura e intervento umano.
Corea del Sud
Il “moon jar”, il tipico vaso in ceramica dove avviene il processo di fermentazione di alcuni piatti tradizionali, è il simbolo ispiratore del padiglione che vuole avvicinare il pubblico al gusto coreano.
Cuba
Un salto a Cuba è possibile anche ad Expo, parte del cluster sul Cacao, per parlare di un paese sulla strada dell’indipendenza alimentare.
Ecuador
Ologrammi 3D di cacao, quinoa e un sistema tecnologico che riproduce sentori per il paese sudamericano all’Expo.
Emirati Arabi
Dal forte impatto visivo la struttura degli Emirati che simboleggia le dune: un vero spazio teatrale interattivo aspetta i visitatori.
Estonia
Natura ed energia nel paese baltico con i tipici “kiik“: facendoli oscillare si può generare energia elettrica.
Francia
Produrre di più e meglio ma anche piacere e salute, nel padiglione francese tra legno, vegetazione e materiali tech a partire da un labirinto giardino che riproduce tre paesaggi agricoli.
Germania
Al centro del padiglione il “Fields of Ideas“, ovvero un campo di idee per migliorare l’interazione uomo-natura: l’interazione con i materiali per ricevere informazioni è alla base dell’offerta espositiva tedesca.
Giappone
Una struttura composta da 17mila pezzi di legno incastrati, che ospita un ristorante da dieci tavoli per pranzo virtuale: tradizione e tech per questo padiglione in stile Japan.
Giordania
Com’è l’alimentazione nelle zone aride e quali le risorse nascoste? Nel cluster che approfondisce questo tema c’è anche la Giordania.
Iran
La Repubblica iraniana declina il tema cibo coniugandolo ai valori di equità, carità, appagamento e gratitudine, in uno spazio dove saranno anche presenti spettacoli tradizionali.
Irlanda
La Ireland Plaza, con concerti e spettacoli della tradizione nazionale, è il cuore pulsante della presenza irlandese a Expo.
Israele
Il titolo è già manifesto programmatico: “Fields of Tomorrow“. Per un paese che guarda anche nel segmento alimentazione alle potenzialità della tecnica.
Italia
Situato a nord dell’esposizione, il Padiglione Italia è composto dal Palazzo Italia – grande circa 12.000 metri quadri-, e da alcuni edifici temporanei per un’area complessiva di altri 13.700 metri quadri.
Kazakhstan
Diverse aree tematiche per un paese che deve farsi conoscere e che ci parlerà di management delle risorse idriche e prodotti locali.
Kuwait
Una struttura che richiama le imbarcazioni tipiche del Paese, i Dhow, ma anche una facciata laterale con serre e sistemi di coltura idroponica diffusi nel paese: è la casa del Kuwait, che ha per tema “La sfida della natura“.
Lituania
Storia del Paese e innovazioni per la Lituania, che sceglie la forma rigorosa del cubo per la sua narrazione a Expo.
Malaysia
La sostenibilità è il tema forte di questo padiglione, la cui struttura esterna dei semi che lo formano è costruita con il “Glulam” o legno lamellare, un innovativo legno strutturale ricavato da materiale locale sostenibile.
Marocco
Tante sensibilità culturali e gastronomiche si fondono in questo spazio che ricorda una cittadella fortificata araba.
Messico
Nel 2010 la cucina messicana è stata dichiarata Patrimonio Culturale dell’Umanità dall’Unesco: un motivo in più per visitare il padiglione con rampe elicoidali e terrazza sul tetto.
Moldavia
Luce ed energia al centro di questo padiglione dai valori e dai volumi chiari.
Nepal
Un padiglione che con porticati e templi ricorda la bellezza di un Paese, con un alto tasso di biodiversità, che attraversa il suo momento più difficile.
Olanda
Molto gioioso e adatto alle famiglie il padiglione olandese che si ispira a un vero luna park.
Polonia
La mela, prodotto forte del paese, è il tema di ispirazione per un padiglione che sviluppa un sentiero intervallato di alberi, in cui il riflesso degli alberi negli specchi crea l’effetto labirinto. al piano terra del Padiglione, continua la storia dell’economia polacca.
Qatar
Il padiglione del Qatar, dedicato al tema “Seminare sostenibilità, soluzioni innovative per un cibo sostenibile”, richiama la forma del tradizionale “Jefeer” qatarino, un cesto di foglie di palma utilizzato per la conservazione degli alimenti e lo scambio delle merci.
Russia
Tettoia panoramica e prodotti tipici per la proposta Expo della Federazione Russa.
Santa Sede
Non di solo pane vive l’uomo, lo ricorda a Expo il padiglione della Santa Sede.
Slovacchia
Struttura suggestiva ma anche con postazioni relax quella del paese che gode di una posizione strategica nel cuore dell’est Europa.
Slovenia
Legno e vetro per un padiglione che vuole introdurre il visitatore in uno spazio aperto con viti, ulivi e mini-foresta.
Sudan
La casa nubiana, simbolo locale, è il luogo in cui a Expo, offrire in diverse stanze tematiche spaccati della cultura locale, non solo gastronomica.
Svizzera
Veduta interna per questo spazio espositivo che comprende anche la Casa Svizzera, ossia un polo dedicato al tema dell’acqua. Un padiglione che cambia aspetto per ricordare anche la scarsità delle risorse.
Tibet
Merita un sicuro salto il padiglione tibetano presente in fiera.
Turchia
Un melograno stilizzato e un giardino di platani per il paese della Mezzaluna.
UK
Un vero e proprio alveare in cui addentrarsi quello del padiglione della Gran Bretagna che ci parla di politiche per il cibo e impatto sulla popolazione.
Ungheria
Un padiglione che vuole interrogarsi su qualità e purezza del cibo e che si ispira nell’arca centrale all’Arca di Noè.
Uruguay
Dalle prime informazioni in giardino alla rampa sonora per vivere un’esperienza sensoriale, c’è molto da scoprire in questo polo espositivo.
USA
Ricco di idee il padiglione degli Stati Uniti: una struttura aperta su più piani e una fattoria verticale al centro di un progetto che vuole superare un certo scetticismo sulla tradizione del cibo Usa.
Vanke
Il grande immobiliarista cinese è presente a Expo con il suo padiglione firmato dall’archistar Libeskind.
Vietnam
Il loto è la suggestione per questo padiglione, simbolo del paese e degustabile anche in diversi piatti.
Waterstone
Progettato da De Lucchi, lo spazio di mille metri quadrati è il Padiglione di Intesa Sanpaolo, official global partner di Expo 2015.
Padiglione Zero
Introduce la visita al sito espositivo della manifestazione, questo padiglione che ci racconta le evoluzioni umane sul tema cibo, ma anche le prospettive future per i rituali del consumo.
Thailandia
Si ispira al cappello tipico del coltivatore di riso, il ngob, questo padiglione che ospiterà performance e opzioni di conoscenza in 3D.
Sierra Leone
Nel cluster del riso il polo espositivo del paese africano.
Spagna
Un vero e proprio viaggio nel sapore per un paese che deve coltivare il suo futuro: per farlo, installazioni audiovisive e una mostra sul Linguaggio del sapore.