Parte oggi 13 maggio, la 68° edizione del Festival di Cannes che durerà fino al 24 maggio. Una kermesse al femminile con La Tete Haute di Emmanuelle Bercot (è la prima volta che tocca a una donna) con Catherine Deneuve. L’Italia sarà presente con tre “anime” italiane: “Il racconto dei racconti” di Matteo Garrone, “Mia madre” di Nanni Moretti e “Youth – La giovinezza” di Paolo Sorrentino.
Grande aspettative quindi per il cinema italiano; tre registi di talento già in passato premiati con Palme d’oro, Gran Prix, Premio della giuria, premio come miglior regista.
IL RACCONTO DEI RACCONTI di Matteo Garrone, tratto dall’omonimo libro del 1600 di Giambattista Basile, mette in campo tre storie per un fantasy partenopeo dal sapore barocco in cui si mescolano temi come nascita, morte, culto del corpo e desiderio.
YOUTH-LA GIOVINEZZA di Paolo Sorrentino, in sala con Medusa dal 20 maggio, giorno in cui passa anche a Cannes – di cui si conoscono solo alcune immagini. Esattamente quelle di un metafisico trailer che si chiude con le parole di Mick (Harvey Keitel) all’amico e coetaneo Fred (Michael Caine): “Le emozioni sono tutto quello che abbiamo”. Di scena infatti le ‘emozioni’ di due ottantenni che si confrontano con l’indecenza inaccettabile della vecchiaia. Entrambi spiaggiati in un hotel di lusso sulle Alpi, consumano i giorni tra inutili cure ringiovanenti, ricordi e problemi di salute. Il tutto per allungare il futuro o inseguire goffamente il passato della giovinezza.
MIA MADRE di Nanni Moretti, un racconto degli ultimi giorni di vita di Ada, una professoressa di latino e greco proprio come la madre del regista romano (Agata Apicella); una donna che passa da un ospedale all’altro. Intorno a lei, la figlia regista Margherita (Margherita Buy), impegnata in un film di serie B con protagonista un attore (John Turturro) confusionario e presuntuoso. E ancora, vicino a questa donna il figlio maschio Giovanni (Moretti). Quello che ha più paura. Quello che cerca di razionalizzare tutto, quello più fragile che si porta dentro questo atteso lutto fino dentro il lavoro, tanto da prendersi un’aspettativa. Tante scene di ospedale dove si porta da mangiare alla madre, si assiste alla sue paure, ci si arrabbia per le sue resistenze alle cure.
La giuria di questa 68° edizione è presieduta dai fratelli Coen e allinea due registi, Guillermo Del Toro e Xavier Dolan, quattro attori, Sophie Marceau, Rosy De Palma, Sienna Miller e Jake Gyllenhaal, una musicista, Rokia Traoré. Durante il Festival, Agnés Varda riceverà la Palma d’onore alla carriera.