Una catena di montagne ghiacciate che si stagliano sulla superficie di Plutone, all’equatore, raggiungendo i 3.500 metri di altitudine. Sono queste le prime sorprendenti ed emozionanti immagini che la sonda New Horizons sta continuando ad inviare dallo spazio, dopo il “flyby” a breve distanza del pianeta nano.
Immagini che lasciano stupefatti gli stessi scienziati: “Non ci aspettavamo niente del genere. Abbiamo stabilito che i pianeti molto piccoli possono essere attivi anche dopo un lungo tempo. Il sottosuolo su cui poggiano queste montagne deve essere di ghiaccio d’acqua” spiegano dalla NASA.
Altra sorpresa, nella foto non ci sono segni di crateri, nonostante la vicinanza del pianeta alla fascia di Kuiper, un’area di asteroidi e detriti cosmici che bombardano costantemente Plutone e le sue cinque lune. La NASA ha aggiunto che le immagini suggeriscono che Plutone sia geologicamente attivo e la sua superficie contenga aree geologicamente giovani: le montagne di Plutone probabilmente si formarono circa 100 milioni di anni fa, in tempi piuttosto recenti se si considera che il sistema solare ha circa 4,56 miliardi di anni. Ciò suggerisce che la regione fotografata, che copre circa l’1% della superficie di Plutone, può essere geologicamente attiva ancora oggi.
Finora si riteneva che corpi così piccoli non possedessero una quantità di elementi radioattivi sufficienti per fornire l’energia necessaria per creare delle montagne. Una teoria che viene smentita dalle recentissime foto.
Immagini sono arrivate anche da Caronte, una delle lune di Plutone, che ha rivelato un terreno giovane e vario, oltre alla presenza di un canyon dal diametro di 7-9 chilometri di profondità.
Il viaggio di New Horizons non si ferma: la sonda sta osservando anche le altre quattro lune, Idra, Notte, Stige e Cerbero.