E’ morto martedì sera a New York per complicanze polmonari dovute ad un tumore, all’età di 84, lo scrittore statunitense Edgar Lawrence Doctorow, uno dei giganti della letteratura americana del secondo Novecento, autore di romanzi storici come “Ragtime“, “Bill Bathgate” e “La marcia“.
Nato e cresciuto nel Bronx di New York, figlio di immigrati ebrei di seconda generazione, iniziò la sua carriera come editor negli anni Sessanta, occupandosi della pubblicazione di alcuni grandi autori come James Baldwin, Norman Mailer e Ian Fleming. Smise di occuparsi dell’editing per dedicarsi a tempo pieno alla scrittura raggiungendo il successo nel 1971 con “Il libro di Daniel” (Mondadori), ispirato al caso Rosenberg, che fu adattato nel film “Daniel” di Sidney Lumet.
Il vero successo lo ebbe però nel 1975 con la pubblicazione di Ragtime, un romanzo su New York che mette insieme diversi temi dai problemi razziali alla produzione dei fuochi d’artificio, passando per i diritti del lavoro e la vita nei quartieri più degradati della città. Quel libro sarebbe stato inserito in seguito nella classifica dei 100 migliori romanzi del XX secolo redatta dalla Modern Library e sarebbe diventato il modo migliore per descrivere Doctorow, con la sua tendenza a mettere alla prova i suoi personaggi con eventi reali accaduti nella storia, a usare in maniera irriverente persone esistite veramente (J. P. Morgan e Harry Houdini fanno per esempio una loro breve comparsa in Ragtime), usando uno stile narrativo irrequieto e alquanto vivace.
Uno stile narrativo unico quello di Doctorow, una combinazione di fatti storici ad elementi di fantasy che gli fece vincere il National Book, due volte il Pen/Faulkner Award e tre volte il National Book Critics Circle Award.
Il Presidente Obama su Twitter ha voluto ricordarlo così:
“E. L. Doctorow e’ stato tra i PIÙ’ grandi romanzieri d’America’. I suoi libri mi hanno insegnato molto, e ci MANCHERÀ.”
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