Si è spento all’età di 73 anni, dopo una malattia incurabile e fulminante sempre tenuta riservata, lo scrittore Sebastiano Vassalli, prossimo premio Campiello alla carriera e di recente candidato italiano al premio Nobel.

Celebre nel mondo – tra gli italiani più tradotti all’estero – Vassalli era stato segnalato all’Accademia di Svezia dall’Università di Goteborg. Nato a Genova il 24 ottobre 1941, praticamente abbandonato dai genitori e trasferitosi da bambino a Novara, dove ha vissuto con gli zii, si è laureato in Lettere con una tesi sull’arte contemporanea e la psicanalisi con Cesare Musatti. Intraprende la strada dell’insegnamento per poi abbandonarla per seguire una delle sue passioni più forti: la scrittura.

Il successo arriva nel 1990 con il romanzo storico ambientato nella campagna novarese del Seicento “La chimera“. Vincitore del Premio Strega, Vassalli ha dato vita a una narrativa tesa a rappresentare la condizione umana nel corso della storia. Militante nel Gruppo 63, fu Italo Calvino a scoprirlo agli inizi degli anni Settanta grazie all’opera “Tempo di massacro”.
Tra le numerose opere di Vassalli figurano “La notte della cometa” (1984), “Marco e Mattio” (1992) e il più recente “Terre selvagge” (2014). Aveva scritto per “La Repubblica” e “La Stampa” e attualmente era opinionista del “Corriere della Sera“.

 

FONTEcorriere.it

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