Ci sono passioni che divampano come incendi fino a quando il destino non le soffoca con una zampata, ma anche in questi casi rimangono braci calde pronte ad ardere nuovamente non appena ritrovano l’ossigeno.
Isabel Allende
Una frase per riassumere il nuovo attesissimo romanzo di Isabel Allende, uscito da pochissimo nelle librerie italiane. “L’amante giapponese” è una storia d’amore epica e multigenerazionale che spazia dalla San Francisco di oggi alla Polonia e agli Stati Uniti durante la seconda guerra mondiale.
Alma, una colta e benestante ottantenne decide di passare gli ultimi anni della sua vita alla Lark House, una residenza per anziani vicino San Francisco. Qui conosce Irina, una giovane infermiera moldava, con la quale stringe una grande amicizia. In poco tempo il nipote di Alma, Seth Belasco, si innamora di questa giovane ragazza e, insieme, scoprono una serie di cose strane. Trovano infatti lettere e regali inviati ad Alma negli anni e, incuriositi, chiedono spiegazioni all’anziana signora che, seppur con qualche indugio, inizia a raccontare la sua storia d’amore segreta.
Nel 1939, quando la Polonia cadde sotto il dominio nazista, i genitori della giovane Alma Belasco decidono di mandarla a vivere per sicurezza con una zia e uno zio, nella loro villa di San Francisco. Lì, mentre tutto il resto del mondo è in guerra, Alma incontra Ichimei Fukuda, il tranquillo e gentile figlio del giardiniere giapponese della famiglia. Passando inosservata a tutti coloro che li circondano, i due giovani iniziano ad innamorarsi. In seguito all’attacco giapponese a Pearl Harbor, i due sono crudelmente divisi, infatti migliaia di americani di origine giapponese vengono stati dichiarati nemici e forzatamente trasferiti nei campi di internamento gestito dal governo degli Stati Uniti. Durante la loro vita, Alma e Ichimei si incontreranno ancora, ma il loro è un amore che saranno sempre costretti a nascondere al mondo.
grazie un libro piacevolissimo e scritto con maestria ,l’ho letto anzi divorato in tre giorni