“LA MUSICA DEVE FAR SPRIZZARE IL FUOCO DALLO SPIRITO DEGLI UOMINI.“
Google quest’anno, per il 245° anniversario della nascita di Ludwig van Beethoven, ha puntato sulla spettacolarità: il colosso di Mountain View ha voluto festeggiare il grande musicista dedicando un doodle musicale animato, riproponendo alcune delle sue opere più famose. Il creativo doodle, attraverso tessere di partito musicale da rimettere al loro giusto posto, ricrea i motivi più famosi del compositore: la Quinta Sinfonia, Per Elisa, la Sonata al Chiaro di Luna, chiudendosi col trionfale Inno alla Gioia.
A composizione avvenuta, con la breve sequenza del brano riparte l’animazione di un accigliato Beethoven, colto – lo ricorda la sequenza della Quinta Sinfonia – dalla sordità prima dei 30 anni, e del quale il cartoon sottolinea l’irascibilità.
Nonostante l’incertezza sulla data della nascita, si ritiene che il 17 dicembre 1770 se ne sia registrato il battesimo, mentre la nascita sembra fosse avvenuta il giorno precedente (il 16 dicembre) a Bonn.
Beethoven crebbe in un ambiente tutt’altro che facile, la madre ebbe 7 figli, 4 dei quali morirono prematuramente. Iniziò a 9 anni la sua formazione con l’organista di corte Christian Neefe e a 14 anni è già organista della Cappella del principe elettore.
Nel 1792 lascia Bonn per la più vivace Vienna, città in cui risiede per il resto della sua vita. Acclamato in primis dai nobili, che fanno a gara per assicurargli vitalizi e vedersi omaggiati nei frontespizi delle opere, è però tormentato da un grave handicap uditivo che gli causa crisi psico-nervose e approfondisce il suo orgoglioso distacco dal mondo, frutto dell’umiliazione di una patologia limitante anche delle relazioni. Nemmeno l’amore, cercato fra le blasonate di sangue blu e cortigiane, frequentatrici il suo ambiente abituale, gli fu propizio. Il 7 maggio 1824, a Vienna, Beethoven appare in pubblico per l’ultima volta, per il concerto della sua Nona Sinfonia. Il pubblico prorompe in applausi fragorosi, è la sua apoteosi. Afflitto da diversi mali fisici, muore il 26 marzo 1827 a soli 57 anni.
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Beethoven e’ un genio di grandezza incommensurabile. Le sue sinfonie, le sue sonate e in genere le sue composizioni trasmettono a tutti profondi sentimenti. Cito soltanto, a mo’ d’esempio, l’ “allegretto” dalla settima sinfonia che mi parla del rapporto della vita umana con Dio e ci assicura della sua presenza in ogni accadimento della storia universale.