A 17 anni aveva deciso di farla finita, ma Kevin Walsh è ritornato a vivere grazie a Blake: ecco la loro storia.
Kevin e Blake, quando l’amore ti salva la vita
La depressione, si sa, è uno stato patologico difficile da risolvere e che può portare una persona anche a farsi del male: negli scorsi mesi si è parlato molto del suicidio di Chester Bennington, il compianto ex leader dei Linkin Park. A volte però i finali sono diversi, e hanno un lieto fine, come nel caso di questa storia che arriva direttamente da Chicago. Kevin all’età di 17 anni era caduto in uno stato di crisi emotiva dovuto a ripetuti fenomeni di bullismo e isolamento, e che lo aveva portato a decidere di farla finita.
Una telefonata inaspettata
Kevin era dunque arrivato al limite, il suicidio non era più solo un’idea. Il giorno in cui aveva predisposto tutto per interrompere la sua vita è accaduto qualcosa di totalmente inaspettato: è stata una telefonata a salvarlo e a cambiare la sua esistenza per sempre. Non attendeva particolari corrispondenze con nessuno, ma incuriosito decise di rispondere. A chiamarlo era stata Blake, una ragazza che Kevin aveva conosciuto durante un campo estivo molto tempo prima: erano diventati amici, ma non si sentivano da parecchio.
“Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano”
Con una chiacchierata di ore, Kevin si aprì completamente raccontando a Blake il suo intento: lei riuscì a convincerlo che non poteva compiere un gesto così assurdo. Da quel momento divennero grandi amici: pur continuando a vivere le loro vite (e relazioni finite male), i due continuarono a sentirsi e scriversi. L’ennesima delusione d’amore fece molto male a Blake, che trovò in Kevin un qualcosa in più di un semplice amico con cui sfogarsi. E così si arriva ai giorni nostri: dieci anni dopo quella telefonata, Kevin e Blake hanno convolato a nozze e sono diventati marito e moglie. Ecco le parole della donna: “Una forza sconosciuta deve essere intervenuta per metterci in collegamento. Apritevi con qualcuno. Confrontarsi a voce restituisce la vita, permette di valutare le cose in un modo migliore rispetto a quando si scrive. È un livello diverso. Parlare con qualcuno, e dargli l’opportunità di prendersi cura di voi, è qualcosa che potrebbe salvarvi la vita”.