I più recenti studi lo hanno nuovamente confermato: il glutine non fa bene, o perlomeno eccedere nel suo utilizzo. Questa sentenza non vale solo per i celiaci, che ovviamente devono tenersene alla larga, ma per tutti. Quali sono dunque le migliori alternative al glutine? Facciamo una premessa: l’uso smodato di questa proteina attualmente fa male per diversi motivi. In primis: il grano di oggi non è più quello di una volta, di conseguenza le farine che vengono realizzare con esso non sono più quelle che mangiavano i nostri nonni.
Non solo: nelle farine attuali durante la lavorazione viene aggiunto ancora più glutine. Questo ovviamente per esigenze industriali: viene facilitato l’impasto, il prodotto esteticamente è più gradevole e riesce a mantenersi morbido per più tempo. Va da sè che economicamente questo porta dei benefici, altrettanto non si può dire per la nostra salute. Infatti il glutine è una proteina che il nostro organismo non è programmato a digerire. Mangiandone troppo favoriamo l’infiammazione cronica del nostro apparato digerente e pregiudichiamo il buon funzionamento del sistema immunitario.
Alternative al glutine: ne esistono ottime
Ma quali sono le alternative al glutine da prediligere? Se non si soffre di celiachia o altre intolleranze o allergie, ne esistono di diverse. In primo luogo i grani antichi autoctoni italiani, come ad esempio il Senatore Cappelli, la Tumminia o il Perciasacchi. In secondo luogo si può propendere per il farro, che contiene pochissimo glutine.
Senza traccia di glutine invece la pasta fatta con grano saraceno, sorgo, amaranto e miglio, senza dimenticare ovviamente la soluzione riso, prodotto italiano per eccellenza. In ultima battuta consigliamo la quinoa: non è un cereale ma è a chicchi, pur appartenendo alla famiglia degli spinaci.