Cani e gatti fanno bene alla salute dei bambini: lo dice la scienza.
Adottare un cane o un gatto non è solo una buona azione, perchè ormai è acclarato che avere un animale in casa porta benefici a tutti i componenti della famiglia, soprattutto ai bambini. Prendersi cura di un quattro zampe infatti ci dà quell’incentivo in più a stare in forma, a tenere lo stress alla larga e ad interagire. Tutti aspetti assai positivi per i nostri pargoli, che imparando ad accudire un animale impareranno anche ad essere altruisti e pronti ad aiutare il prossimo.
A stabilirlo è una ricerca pubblicata dalla Purdue University dell’Indiana, che ha anche aggiunto il fatto che i bambini con un cane o un gatto trascorrevano almeno dieci minuti della loro giornata a dare una mano in casa, mentre quelli senza (anche con un fratello) al massimo due. Ma i risvolti positivi, come dicevamo sopra, non sono solo pratici: cani e gatti in casa portano i bambini ad avere un linguaggio più fluido (infatti sono particolarmente adatti ai piccoli che soffrono di balbuzie). I bambini parlano con loro, si confidano e non hanno nessuna ansia nel farlo.
Non solo: prendersi cura di un cane o un gatto rende i bambini più indipendenti e responsabili.
Cani e gatti fanno bene ai bambini: combattono lo stress
I bambini che possiedono un cane o un gatto hanno anche un valido alleato contro stress e ansia. I pelosetti vengono considerati come dei veri e propri amici. E sono anche degli ottimi anti-allergici naturali: infatti, stando a quanto dichiara il Medical College of Georgia, chi dalla nascita convive con cani e gatti ha la metà di probabilità di sviluppare allergie rispetto a chi non ne possiede. Ciò è dovuto al fatto che il nostro organismo familiarizza al meglio con i batteri trasportati dal pelo e dalla saliva dei quattro zampe.
Altro aspetto fondamentale: avere un animale in casa significa anche far comprendere al bambino cos’è il ciclo della vita e della morte, e ad averne meno timore. Questo lo ha stabilito l’università di Utrecht, che ha aggiunto come un bambino riesca ad entrare nella logica della vita e della morte, realizzandone meglio il meccanismo.
