Anarchici versi Nenie e rime Arrendevoli al proprio sentire Richiamano echi e memorie Canti ed odi che Hanno echi lontani sugli Irti sentieri della mente Caustica e schernitrice Osservandosi tra dentro e fuori.
Attimi struggenti con te Mio perduto amore Offuscato dal tempo andato Rinato nel cuore dell'attesa Esaurita nell'attesa incompiuta Esasperato dal gioco d'amore Odio che s'alternava per amarci Divisi dalla ragione uniti dalla passione Imprigionati dentro i nostri calvari Offesi e risorti dopo le tempeste.
Mendicante dei miei profumi abbassi, mesto, il capo rapendomi le essenze. Iato tra giorni e notti evanescente, confuso uomo, lambisci la mia seta e la pelle scucita tra le carezze. Abracadabra. Sei magia.
Centro fiorente, di genesi calcidese, svetti ad alta quota emblema di un paese Agata tua martire protettrice, Vergine Santa, che dalla lava salvò le tue vestigia Terremoti non hanno spezzato la smania vitale, ma ricostruita, domini indisturbata sulla costa orientale Agricoltura e Artigianato ti orlano con prolifici prodotti; Arti e Lettere hanno baciato la mente dei tuoi figli dotti Notte quiete, minacciata invano dai forti boati di un vulcano Ionio luccica abbagliante di gioiello che fende le spumeggianti onde con passo da gigante Ardi d'estate di calura soffocante, ma la brezza marina mitiga la sete opprimente.
Ansia di comunicare con gesti e parole Molti dicono di esserlo, pochi veramente lo dimostrano Insieme a te si cresce, si scambiano le proprie esperienze Confronto di idee, contrapposizione anche di opinioni e sensazioni, ma uniti da un solo ideale Oblio di odio, oltraggio non arrechi, ma rispetto e stima sempre offri e chiedi.
Trionfo e apoteosi di un giorno assolato Regno inespugnabile di silenzio e quiete Assioma di precarietà di ogni esistenza Mormorio accorato di fauna e natura Occulto si presenta nei cuori degli insensibili Notte precorre, in una vita che non si spegne, ma sempre scorre Turchese il cielo si distingue secondo un copione prefissato Occhio beato, nel contemplar la meraviglia del creato.
Cadono foglie dal cuore Ornando Le siepi emotive che Odorano di Ricordi Inquietanti Donando Amara Uggia. Tuona Una profonda eco Nella Nebbia Ottobrina.
Dormo sul filo della coscienza Iside domina il buio Spasmi sparsi Imbrigliano Nostalgie passate, ma presenti Creano Artifici Nottetempo Tessendo illusioni Obnubilate.