Candido cielo
Candido cielo, quasi accecante,
copri la città.
Come Fedra geloso. Asfissiante.
Empia divinità.
L'oggetto che invecchia, il tempo passa.
I pensieri mi opprimono,
in mente tu torni, lucente carcassa.
I dolori lì giacciono.
Il gelo che scotta sulla mia cute,
te sulla mia pupilla
uguale effetto fai, addio mia salute,
e morente sibilla.
Torni sempre, Paola m'hai dannato,
ma se solo ti avessi mai baciato.
Composta nel maggio 2015
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