Vieni primavera
E allora vieni ancora primavera
senza aspettare più nemmeno un'ora
a mettere il profumo nella sera
e far suonare i miei cristalli nell'aurora.
Rispecchiati negli occhi suoi di mare
e dammi una conchiglia madreperla
così che non la possa più lasciare
e non pregare sempre per riaverla.
Saluta il suo risveglio con il sole
e portale di rondini il ritorno
circondala di petali di rose rosse e viole
e intiepidisci il nascere del giorno.
Stammi vicino con un soffio lento
senza violenza di tempeste nere
adagia sui capelli suoi il tuo vento
e dille che non ha più da temere.
Falle sentire la mia forza sulle spalle
come un lenzuolo fatto di ricami
che sa di pepe verde e di ginestre gialle
ricordale ogni istante quanto io l'ami.
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