Angelo
Pensavo che gli angeli fossero evanescenti
pensavo avessero ali e
fossero tutti biondi
questo pensavo e
poi ho conosciuto te
in una notte ammaliatrice
e amplificatrice di timide pulsioni
che attraversano le carni
e con occhi socchiusi
mi rispecchio nei tuoi.
Apparentemente nell'ozio
mento spudoratamente
internamente i sensi sfuriano
una mezza luna rossa fa da cornice
racchiude il mio Io
in un sortilegio remoto
stregata dalle essenze
calo nel mio giaciglio
tra le braccia di Morfeo.
Quello che si può capire con il silenzio degli occhi
nessuna cosa detta o scritta
potrebbe mai sostituire
un'interpretazione più autentica.
Infinite le risposte
affascinante il risultato.
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