La ricordavo
Sinuosi segreti ricordavo
di quando scolpita la guardavo
imponente, candida, avvenente
nell'avvolgente policromia del sole.
Ingrata memoria cancellava gli anni,
senza pietà li sfigurava il tempo.
Non l'avessi incontrata!
Di pena un'ondata possente
un dolore inatteso all'istante
ma svicolarmi fu più prepotente
due passi e cambiai strada.
Sgarbato, scortese, villano
mi dissi, neanche la mano;
vergogna, mi ero scordato
che anch'io ero in peggio cambiato.
Composta giovedì 12 marzo 2015
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