Ho corso per esser da te
un miliardo di passi più in là
e abortito sul nascere magnifici istanti
privando ai miei occhi quel lampo che era guardarti.
L'ho fatto, così che avrei potuto un giorno guarire,
e salvarmi, null'altro.
L'esilio è una donna che puoi possedere soltanto a metà,
il doverne far senza e sorridere ancora
erge sbarre crudeli tra me e il mio profondo.
Io ne porto il fardello e sconto di tutte
la pena più aspra,
essere il martire e al contempo
il mio duro carnefice.
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