Scritta da: G. De Felice
Oggi va di moda
Questa cosa del saper disinnescare
Ma lo so io come avete
Imparato a disinnescare
Intrappolati da rapporti logori
In cui la massima emozione
è scambiarsi i regali a Natale
E al compleanno
Dopo aver sbuffato anche
Per aver dovuto comprarli
Senza più il gusto di sorprendersi
Senza più quella spasmodica attesa
Quando lui è intrappolato nel traffico
E non riesci a contare più i secondi
Che vi separino
Anzi quasi speri talvolta
Che faccia inversione
E non torni più.
Senza più la voglia di litigare
Senza più la forza di progettare
Senza più la capacità di sognare
Insieme
E così girate coi cellulari
Col silenzioso
Senza notifiche
Con valige di conversazioni
Nascoste o cancellate
Così vi appoggiate la notte
Sul cuscino
Con la perenne sensazione
Di essere nel letto sbagliato
Sotto le coperte sbagliate
Con uno sconosciuto affianco,
Lontano omonimo
della persona di cui vi eravate
Invaghite.
E così cercate le lusinghe
Le piccole dolcezze quotidiane
I piccoli gesti d'amore
Quelli buffi e teneri
Negli altri
Quelle attenzioni che fanno
Sussultare l'ego
Che vi fanno ancora
Sentire più vive che mai
Uniche fra tante
Per non rassegnarsi ad essere
morte dentro.
Io invece devo ancora imparare
Imparare a disinnescarmi
A capire quando
La guardi in un modo in cui
Non ti guarderà mai
A capire quando
La desideri
E desideri fare ogni cosa con lei
E per lei
In un modo in cui
Lei non ti desidererà mai
A capire quando
Le fai una sorpresa
Col cuore a mille
E per lei è invece tutto dovuto.
Potresti avere qualsiasi
Delicata attenzione per lei
Come farti trovare sotto
Casa sua
Per portarla a tenervi per mano
Al mare
E quando le bussi al citofono
E tremante le dici "scendi,
dai, rischia, vieni via con me"
Lei avrebbe lo stesso entusiasmo
Come se avesse citofonato
Un testimone di Geova.
Però se imparassi a disinnescarmi
Probabilmente vivrei meglio,
mi dicono,
Ma dovrei rinunciare a
quella parte di me
Che ancora sa amare
Come un bambino
Che porta una margherita
Alla bimba che gli piace,
Nonostante i lividi
Nonostante le delusioni
Nonostante le promesse mancate.
Mi condannerei ad una vita di rinunce,
di rimpianti, di "chissà come sarebbe stato"
E allora sarebbe preferibile
Essere morti.
Allora io non mi arrenderò,
Non così facilmente,
Perché per me
Non tutte le donne sono uguali
Non tutti gli occhi sono uguali
Non tutte le mani sono uguali
Non tutti i messaggi della buonanotte
Sono uguali.
Per questo,
piccola smorfiosetta testarda,
goditi tutte le mie attenzioni
goditi pure
tutto lo spettacolo
che solo una persona innamorata
di te
Sa offrire al mondo
Per te
Ma ricorda sempre
Che qualsiasi notte,
Per quanto piena di stelle
E con la luna piena,
Pronta ad essere teatro
Di qualsiasi magia,
Se resti chiusa dentro casa
Con le finestre chiuse
E le tapparelle abbassate

Passerà per sempre.
Composta sabato 9 giugno 2018

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