L'Epilogo
Un tempo, questo fiore e le sue prose
desisteranno nel sussurrarti amore
perché le mie lacrime, tanto grinzose
non basteranno più al suo vigore.
Questa emozione più forte invano
e il seguir un silenzio assordante
rende me sordo, svanito e lontano
in cerca d'una ragione aberrante.
Con il cuore accartocciato
canto il mio Amor perduto
che tanto mi ha donato
quanto non mi ha creduto.
Tu, sospettosa e imprevedibile
come Vivaldi nel terzo d'estate
l'amor nel mio cuore indomabile
bagni di lacrime disperate
Amor, perdona questo invadente fervor
nulla più forte mi emoziona
di questo piacer e impavido amor
che come vedi ancor non m'abbandona.
Composta martedì 10 luglio 2018
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