Un cuore?
Batte, fa fatica, ansima
quasi a spaccarsi in petto.
Un bacio?
Va dato, rubato, sognato,
chiuso tra guance rosse e le ciglia chiuse.
Le mani?
Parlano, si intrecciano, stringono, sudano.
Si appropriano di un seno corposo,
di un attimo di pudore e di forte passione.
Una carezza?
È leggera, furtiva, voluta,
regalata a l'anima in un atto d'amore
dove nasce cresce e muore.
Gli equilibri?
Sono precari,
si diffondono in corpi acerbi,
o su pelle esperta ma indifesa dell'amore.
I corpi?
Sono amati, dannati, donati,
indecenti su stuoie di lino in un brivido di pudore
che si concede all'amore.
Questa è l'intimità svelata
dove tu nasci, combatti e vinci
nella profonda intimità
dove ti abbandoni e muori
lo chiamano amore.
Composta mercoledì 11 gennaio 2012
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