Scritta da: Cristina Metta

Visionari poeti o fantasmi

Se diventa come sera l'aria tra noi... allora sappi che
il tuo corpo sarà il mio pane e mai mi sazierò mai ingrasserò o me ne priverò
nonostante il freddo dell'invidia di morte
mi farai posto vicino al tuo grembo
saremo come alpini che scalano le vette ripide dei sogni
imbacuccati fino al mento con forti volontà
e terremo chiuse fino alle cime le nostre ridicole ali
senza farci sfiorare dal dubbio che possano non volare
poiché nei sogni non vola il corpo ma altro

in quante stelle dovrò cercarti quando saremo nel canto dell'oblio
su quale ossi potrò rivedere la catena di risa
per cui restavo a pensarti anche se non più nella stanza
dove abita il miracolo che porta in vita ciò che immagini
vorrei e qui mi affranco poiché mortale
ridisegnarti in una vita dopo

oh se solo diventasse sera l'aria tra noi
saremo nel nostro calesse di cristallo scintillante
a fare l'amore
fino a bruciare nelle carni nelle viscere nelle ossa
fino a mescolarci lave e ceneri per poi rimodellarci un corpo
e mi dirai
"ho sonno"
mentre io avrò ancora fame
e keats ci morderà dai cuori l'amore per rimembrarlo
fino a cantare a squarciagola "io senza te non respiro"
voce insonne che attraverserà astri
mentre noi fusi in calcio saremo lo scheletro di una galassia
pronta ad accogliere altri pianeti o angeli
pronta a vivere l'amore
quello di visionari poeti o fantasmi.

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