Tu aspettami
Aspettami
le ultime fiamme di settembre, lo stomaco muro,
aspettami, ti verserò pioggia briciole in strada per farmi trovare...
Aspettami, soffierà il vento con qualche giornale di ieri,
davanti alla chiesa dove stai per sposarti,
la chioma raccolta col fuoco tu sole sui gradini di pietra.
Ferirai gli occhi di chi lacrima con la perfezione,
ti copriranno coi petali di rose d'Olanda il passo,
gli alberi faranno morire le foglie per tutti i romantici ancora superstiti.
Adesso conosco l'inferno sotto le ginocchia -
le ho trascinate fin sotto il tuo cuore ma l'ho trovato vuoto
bianca piuma, bianca, soffice tappeto di zucchero poi alzati in volo,
bianca piuma bianca, tu aspettami –
capiterò un giorno sulla tua strada
dopo aver seminato briciole di pioggia perché tu capisca
chi davvero t'ha amata.
Non sono più al sicuro, non sono,
mi fulminano i giorni, ho il motore dei respiri rotto,
ho convertito i sogni con la follia per respirare ancora,
mi dicono che passerà, ma cosa dovrebbe passarmi?
Non voglio perdere il mio dolore e la mia gioia,
voglio continuare a soffrire perché*è questo quello che sono,
un uomo all'apice di tutto quello che prova
dimmi tu se amare non è sentirsi per sempre perduti?
Galline nei cortili, la polvere sulle scarpe sopra i vestiti,
le campane che chiamano gli angeli – le corse che chiamano i bimbi,
aspettami col cancello del cuore aperto, con le lacrime agli occhi
e un sorriso,
pioverà - non importa se coi sogni e tu mio fantasma vedrai ardere
come ardono le mie mani leoni sulla tua pelle fresca alba,
mia sposa dell'ombra,
mia sposa chimera,
mia sposa.
Composta domenica 6 ottobre 2019
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