Ti parlerò di me,
dei miei occhi
accesi
ad intermittenza
dei miei vestiti nudi.
Ti parlerò
dei miei inutili cori bianchi.
Delle feste nella mia testa
quando arriva
il mosto rubato
alla Valle dei Re.
Di quando
non ballo scalza
per paura di andare via
per sempre.
Ma lei,
vive sola.
Come le file di pietre
nelle tombe dei giganti.
Come le fontane
ai piedi
dei villaggi di montagna.
Lei sogna sola.
Come le lunghe
notti di Omero,
dietro le sottane
di rame di Ebe.
Lei non vive qui
accompagna la sua Ophelia
nella vitrea corrente e
le tiene il capo adorno
di purpuree dita di morto
mentre il fiume
canta incosciente e
le trascina giù.
Composta sabato 11 novembre 2017
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