Le migliori poesie di Alda Merini

Poetessa e scrittrice italiana, nato sabato 21 marzo 1931 a Milano (Italia), morto domenica 1 novembre 2009 a Milano (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Frasi per ogni occasione e in Diario.

Scritta da: sagea

L'Albatros

Io ero un uccello
dal bianco ventre gentile,
qualcuno mi ha tagliato la gola
per riderci sopra,
non so.
Io ero un albatro grande
e volteggiavo sui mari.
Qualcuno ha fermato il mio viaggio,
senza nessuna carità di suono.
Ma anche distesa per terra
io canto ora per te
le mie canzoni d'amore.
Alda Merini
Composta domenica 15 maggio 2011
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    Scritta da: luna_n_354
    Ho bisogno di silenzio
    come te che leggi col pensiero
    non ad alta voce
    il suono della mia stessa voce
    adesso sarebbe rumore
    non parole ma solo rumore fastidioso
    che mi distrae dal pensare.
    Ho bisogno di silenzio
    esco e per strada le solite persone
    che conoscono la mia parlantina
    disorientate dal mio rapido buongiorno
    chissà, forse pensano che ho fretta.
    Invece ho solo bisogno di silenzio
    tanto ho parlato, troppo
    è arrivato il tempo di tacere
    di raccogliere i pensieri
    allegri, tristi, dolci, amari,
    ce ne sono tanti dentro ognuno di noi.
    Gli amici veri, pochi, uno?
    sanno ascoltare anche il silenzio,
    sanno aspettare, capire.
    Chi di parole da me ne ha avute tante
    e non ne vuole più,
    ha bisogno, come me, di silenzio.
    Alda Merini
    Composta domenica 8 gennaio 2012
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      Scritta da: mor-joy

      Superba è la Notte

      La cosa più superba è la Notte,
      quando cadono gli ultimi spaventi
      e l'anima si getta all'avventura.
      Lui tace nel tuo grembo
      come riassorbito dal sangue,
      che finalmente si colora di Dio
      e tu preghi che taccia per sempre,
      per non sentirlo come rigoglio fisso
      fin dentro le pareti.
      Alda Merini
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        Scritta da: Andrea De Candia

        Toeletta

        La triste toeletta del mattino,
        corpi delusi, carni deludenti,
        attorno al lavabo
        il nero puzzo delle cose infami.
        Oh, questo tremolar di oscene carni,
        questo freddo oscuro
        e il cadere più inumano
        d'una malata sopra il pavimento.
        Questo l'ingorgo che la stratosfera
        mai conoscerà, questa l'infamia
        dei corpi nudi messi a divampare
        sotto la luce atavica dell'uomo.
        Alda Merini
        Composta venerdì 27 marzo 2015
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          Scritta da: Andrea De Candia

          Maria Egiziaca (Tintoretto)

          Sulla chiara aderenza del suo viso
          dove balena il ritmico, selvaggio,
          sentimento dell'alba
          mentre della notturna s'addolora
          quiete silvestre e cinge a dominare
          il boato del tempo la più cauta
          trepida luce, salgono veloci
          i profili irrequieti del destino.

          Mirabile linguaggio che trascorre
          dalle limpide acque alla vibrata
          forza dell'inumana profezia!

          Ora nell'ampia conca dell'eremo
          un soffuso candore si raccoglie
          dalle acque sui rami ed accompagna
          di cenni lacrimevoli il congedo.
          Alda Merini
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            Scritta da: Andrea De Candia

            Rivolta

            Mi hai reso qualcosa d'ottuso,
            una foresta pietrificata,
            una che non può piangere
            per le maternità disfatte.
            Mi hai reso una foresta
            dove serpeggiano serpi velenose
            e la jena è in agguato,
            perché io ero una ninfa
            innamorata e gentile,
            e avevo dei morbidi cuccioli.
            Ma le mie unghie assetate
            scavano nette la terra, così io Medusa
            fissa ti guardo negli occhi.
            Io esperta sognatrice
            che anche adesso mi rifugio in un letto
            ammantata di lutto
            per non sentire più la carne.
            Alda Merini
            Composta mercoledì 25 marzo 2015
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