Gli ubriachi e i poeti non sanno mentire l'uva o l'amore ne han sciacquato la sobrietà. Prima o poi riceverai queste parole, sono il testamento incompiuto di un filo d'erba che ha perso la notte del suo cielo. E anche se gli analisti lo negheranno lui non sarà più lo stesso; sorriderà, bacerà, suderà, forse amerà, ma steganografata nelle pagine della sua vita sarà la tua presenza. Scusami ho bisogno di sapere che esisto ancora in qualcosa di te, e vorrei più d'ogni altra cosa che non fosse solo dolore. Vorrei che fossi scaldato in ogni nota della tua vita dal calore di chi veramente ami. Vorrei che chi veramente ami faccia della tua vita il più bel capolavoro e che la terra possa sempre regalarti il sussulto che ti fa sentire vivo, e diverso. Così come diverse hai reso questa voce e queste mani che hanno ancora paura a dire che ti vogliono bene e se fregano del mondo e della mia ragione che mi chiedono di dimenticarti. Scriverò nuove pagine ma non rinnegherò mai i capitoli che le hanno precedute, non me lo chiedere, non te lo chiedere. E scusa anche l'estrema follia, che non si addice ad un mondo tanto immediato, ma spero ancora in te.
Ho terrore di queste pareti bianche, ho terrore e gli occhi sono lucidi, ho terrore ma le mani sono sporche di vernice ed è dannatamente incolore. Che cosa può fare un uomo se è solo, l'indifferenza uccide più della cattiveria ed io ne sono discepolo dissenziente.
Perdonami se fingo di non sentire, se mi illudo di essere legato; io sono libero ma sto bruciando la mia libertà. Per ogni viso che non renderò felice, per ogni tuo sguardo che non saprò cogliere, per ogni volta che ti sentirò piangere e le mie mani non ti asciugheranno le lacrime se puoi perdonami, se puoi stringimi nell'abbraccio più forte che sai dare.
Ho terrore di queste pareti bianche, ho terrore e gli occhi sono lucidi, ho terrore ma le mani sono sporche di vernice ed è dannatamente incolore. Che cosa può fare un uomo se si sente solo, l'indifferenza uccide più della cattiveria ed io non riesco a far nulla per salvare il sole che rimane.
Ho bisogno della tua comprensione, amico, anche se ancora non ti conosco; mi hai chiesto il mio aiuto ma ho bisogno io del tuo. Salvami da questa anestesia; quelli del mio mondo pensano di avere tutto ma hanno perso ciò che veramente conta. Ora ho tanta paura ma mi sento meno solo, la tua casa mi protegge dalla tempesta, il tuo respiro da un senso al mio combattere.
Ho terrore di queste pareti bianche, ho terrore e gli occhi sono lucidi, ho terrore e le mani ora sono colorate di vernice e grazie a te stanno disegnando. Quanto può fare un uomo se non è più solo, l'indifferenza uccide più della cattiveria ma l'amore è più forte di tutto.
Ogni tanto il mondo riesce a strappare i sogni anche ai sognatori. Il freddo arriva e mentre la gente soffoca sotto un albero di Natale la gioia di stare assieme ti accorgi che i tuoi pensieri non li puoi annegare con lo spumante perché come le bollicine tornano sempre a galla; non li puoi relegare in un pacco regalo che non aprirai mai perché c'è sempre qualcuno o qualcosa che slega il fiocco per te. I pensieri restano lì attorno a te come irriducibili folletti a farti compagnia, a farti nostalgia ed è allora che guardi fuori dalla finestra. Hai mai osservato quanto calore puoi trovare in un fiocco di neve? Hai mai cercato la tenerezza del vento mentre accarezza i rami degli abeti che, nonostante il gelo, trovano la forza per non perdere mai il loro verde? Hai mai distrutto la lontananza con un battito di ciglio che sappia volare meglio di una farfalla? I sognatori possono anche smettere di sognare, qualche volta, ma se hanno un amico che è con loro, nonostante sia molto lontano, ritroveranno il coraggio di guardare sempre oltre le grigie cartoline che questo mondo lascia di sé; se nel cuore batterà sempre la tua presenza per quanto sia affilata la realtà non riuscirà mai a dividere i nostri passi e la voglia che hanno di susseguirsi.
Siamo solo uomini che possiamo fare se sappiamo mostrare le nostre mani solo quando sono chiuse, i mattoni li abbiamo ma dal loro incastro nascono soltanto barriere e non strade che sappiano sormontare ciò che ci divide. La realtà è che siamo uomini e riusciamo a ricordarci di te solo quando abbiamo qualcosa da chiedere ma non dimentichiamo mai di dover essere presuntuosi con gli altri. Siamo uomini e questa vita ci da troppi rumori per saper cogliere il silenzio, siamo uomini e la verità è che abbiamo paura del mondo e di noi stessi, la verità è che siamo troppo orgogliosi per lasciarci aiutare, per lasciarci scaldare. Dio aiutaci perché siamo solo uomini ma forse abbiamo ancora un cuore che ci salva; non tutto è dimenticato, non tutto è perduto, sappiamo ancora tremare, sappiamo ancora fremere, sorridere e amare perché siamo uomini e nonostante i nostri difetti e le debolezze, nonostante i nostri vizi e le assurdità abbiamo ancora un braccio che sa essere teso, uno sguardo che può perdonare, un sorriso che riesce ad esser gratuito; siamo uomini e se troveremo il coraggio di fidarci di noi stessi e di te allora capiremo che un abbraccio autentico non può sciogliersi mai; sapremo dimostrare al mondo di essere uomini, veramente.
Sappiamo guardare lontano ma non riusciamo a trovare lo sguardo di chi sta in fronte a noi e mentre il mondo ci ricopre di rumori scordiamo il tempo per ascoltare il nostro respiro, mentre la terra si sta popolando sotto i nostri vestiti siamo sempre più soli. Inutile che mi scrutiate con le vostre facce scettiche me l'hanno già detto in tanti che le parole non cambiano il mondo ma io non smetto di crederci e giorno dopo giorno vi sputo in faccia il mio cuore anche a costo di dissanguarmi, se non trovate il coraggio di accogliere il suono del vento allora continuate pure a cercare quel sole ipocrita e quell'acqua piatta dove credete di essere al riparo dai vostri pensieri, dai vostri problemi. Se invece ancora vibra qualcosa in voi allora cercate la forza di non metterlo a tacere, porgetemi la vostra mano perché ho un immenso bisogno di voi, portate il vostro passo affianco al mio, lasciate i pregiudizi e non abbiate paura di condividere la vostra splendida sfumatura perché le diversità ci uniscono. Se non vi fidate di ciò che scrivo guardate il cielo perché io sono soltanto un uomo che ha ancora tutto da imparare, se avete ancora la presunzione di non aver bisogno di nessuno guardate il cielo perché non esistono arcobaleni di un colore solo.
Cammina lentamente lungo la salita e non fermarti troppo a guardare chi ti deride mentre corre in discesa, i sassi ci saranno, le spine pure, troverai molto buio nella luce e sarà difficile per te distinguerlo, ti pentirai molte volte non vedendo la vetta e scruterai la strada dietro a te incerto se invertire i tuoi passi. Ma se avrai il coraggio di dar ascolto al cuore, se non smetterai di credere che questo mondo può esser cambiato, se troverai la forza per rimanere sempre te stesso allora non piangere quando i tuoi passi saranno ormai troppo stanchi e il traguardo ti sembrerà ancora lontano perché chi ti vuole bene non ti ha mai lasciato solo un attimo nel tuo cammino ed ora ti mostra che senza nemmeno accorgerti sei già arrivato alla meta. La strada che hai percorso non è dettata dal numero di passi che hai fatto ma da quanto amore e quanto impegno hai impiegato nel compierli.
Ho camminato passi che avevo dimenticato fra queste signore da tempo inascoltate, ho assaggiato i colori che ti rendono vivo fuori dal buio che avvolge la nostra libertà ma come può questo cielo essere diverso se l'uomo non ha il coraggio di guardarlo; come può questo mare renderci partecipi del suo fondo se gli occhi restano in superficie; come può questo fuoco scaldarci le anime se tu hai paura di amare; come posso smuovere dai polmoni questa polvere se mi manca il tuo respiro. Ed io da queste vallate continuo a scrutare quelle onde che un tempo non si frantumavano sugli scogli, continuo a cercarti sorretto dalla luce di questo faro. Ti prego non crollare anche tu nel baratto che questa vita ci propone, quello sguardo e quelle ali mi hanno insegnato che tutto può esser condiviso perché proprio quando non avevo niente ho capito che ero tutto, mi mancavi solo te, mi manchi solo te ed io continuerò a cercarti in questo mare nero finché ai miei occhi giungerà ancora l'immagine di te.
Osserva un albero: nelle sue curve c'è la perfezione della vita; eppure l'uomo lo taglia quando la sua superbia lo acceca. Ma non ha previsto una cosa: un albero può essere abbattuto, un fiore essere reciso, un lago può esser prosciugato, un fiume può essere inquinato, ma il cuore di un amico no. Perché nel suo sangue scorre amore puro, nel suo sangue scorre amore vero e l'amore supera il mondo intero; perciò un amico, se è un amico perderlo non potrai mai; un amico, se è un amico ti è sempre affianco anche se non lo sai. Puoi renderlo ridicolo, puoi togliergli il tuo sguardo, puoi uccidere il suo orgoglio, puoi ferirlo con le tue armi ma un amico, se è un amico volerti male non potrà; un amico, se è un amico fra dieci giorni, cent'anni o mille vite ci sarà; un amico, se è un amico anche se in mondo se n'è andato ti amerà.
Mi chiedo cos'hai guadagnato quella sera; mi chiedo cos'hai guadagnato su quella panchina; mi chiedo cos'hai guadagnato ad ascoltarmi; mi chiedo cos'hai guadagnato a capirmi; e mi chiedo cos'hai guadagnato a non abbandonarmi. Io non so cosa posso darti in cambio, posso darti uno sguardo sincero se avrai bisogno di verità, posso darti una mano se mai potrà esserti utile, posso darti un sorriso se ti potrà risollevare quando la vita ti farà cadere, posso darti i miei sogni se potranno rendere più colorata la nostra realtà, posso darti la mia amicizia se avrà la presunzione di migliorare un solo attimo del tuo tempo, posso darti queste parole se leggendole ti potranno recar piacere. Lo scambio non è equo ed io non ignoro che ricevo da te molto più di ciò che posso darti io. Ma forse è questa la cosa più preziosa che hai guadagnato imparando a fare qualcosa di giusto senza aspettarti nulla in cambio, hai guadagnato ciò che ora tu sei: un uomo, un uomo vero, un amico vero ed io per questo non posso che dirti grazie!
Io sono soltanto un uomo e le mie mani per ringraziarti trovano solo queste parole ma il colore dei tuoi occhi rende vano tutto ciò che scrivo perché mi accorgo che sei tu stessa poesia. Come foglia porti con te la leggerezza di saper volare nel vento ma anche la forza per non piegarti ad esso. Per questo accetta quel poco che posso darti e se puoi apprezzalo perché è il dono di un viaggiatore che nel buio della notte ha trovato il risplendere della tua luce.
Quando il sole mi lascia dietro l'orizzonte, quando perdo le mani che mi accompagnano, quando scordo il senso di ciò che mi circonda, quando dimentico me stesso ascolto la fragranza delle tue foglie.
Perché della vita sei il profumo e la tua essenza fa dimenticare l'aria viziata sprigionata da questa arida terra; perché della vita sei il sapore e in te trovo il gusto di chiamare meravigliosa questa terra, in te trovo la bellezza di non poter mai scordare il tuo nome, Alloro.