Se ti proibiscono di parlare, sussurra. Se non ti fanno guardare, ascolta. Se ti impediscono di ridere, ama. Se ti lasciano cadere, rialzati. Se ti costringono alla realtà, sogna. Se ti obbligano ad essere come loro, sii te stesso. Se ti tolgono la forza per camminare, vola. Perché a un uomo che ha ancora voglia di vivere non possono insegnare la morte.
Quello che mi fa andare avanti è la speranza che tutto questo possa finire presto, quello che mi fa andare avanti è la speranza che il mondo capisca di aver bisogno soltanto di un abbraccio, quello che mi fa andare avanti è la speranza che i nostri occhi tornino a sorridere, insieme.
Mamma, papà mi rivolgo a voi ora, che mi accorgo quanto questo mondo sia falso, ora, che mi accorgo quanto voi siate veri.
Mamma, papà mi rivolgo a voi insegnatemi a piangere, non vorrei chiedervi una cosa tanto triste ma in questa follia non riesco a versare lacrime, non vorrei chiedervi una cosa tanto difficile ma in questa follia non riesco a liberare il mio pianto che mi annega da dentro.
Mamma, papà mi rivolgo a voi insegnatemi ad asciugare le lacrime di chi per la mia stupidità adesso soffre.
Mamma, papà mi rivolgo a voi insegnatemi a ringraziare le mani che non mi lasciano solo in questa Terra così affollata eppur così deserta.
Mamma, papà mi rivolgo a voi insegnatemi la forza di mostrarmi debole e bisognoso d'aiuto sotto questo falso sole dove si pensa che le persone forti siano quelle che non piangono, quelle che non amano.
Mamma, papà mi rivolgo ancora a voi che solo non mi avete lasciato mai insegnatemi a vivere ora che mi sono scordato come si fa insegnatemi a vivere fino a quando chi dovrà capire capirà.
L'anima mia rifiuta questa cupa galleria che sto attraversando schiacciato dalle parole che vorrei dirti e che mi sfrecciano accanto come treni in corsa, travolgendomi, mentre percorro a piedi questa lunga strada che mi divide dal tuo sguardo. Il tempo passa ed io ho imparato ad amare queste braccia che si stringono a me e mi danno la forza di camminare lungo questi freddi binari. Ho imparato ad amare questa croce che stringo fra le mani e che non mi lascia cadere. Ho imparato ad amare queste parole che per un attimo mi danno un po' di luce in questa oscurità. Ho imparato ad amare le persone che camminano con me sotto questa volta che mi hanno fatto capire quanto sia affollato questo posto.
Ed ho imparato ad amare te che mi hai dato la possibilità di rivederti dove il buio di questa galleria si dirada sperando di ritrovarti a braccia aperte pronte a perdonare quest'amico che ti ha fatto soffrire e non lo avrebbe mai voluto.
Il calore del sole sulla faccia, gli spruzzi salati sulla pelle ed i sussulti di questo mare che attraversano il corpo; poi il vento gonfia queste vele, l'acqua ci abbraccia e si apre intorno a noi per farci passare ed io sento la profondità di questa amicizia che riesce a farci camminare controvento su questa barca come in questa vita; poi ancora la notte ricopre la sabbia fredda dove siamo distesi e dove guardiamo questa luna e queste stelle che ancora per qualcuno non sono solo puntini bianchi sparsi nell'immensità del cielo. Con queste onde, con queste nuvole, con questa musica, con questa vita ho smesso per sempre di sentire e ascolto.
Ed ora disteso sul mio letto una bufera di pensieri pervade la mia mente. Riuscirà la mia intimità più profonda a giungere a te attraverso questa spessa corteccia? Riuscirai a vedere queste braci ardenti che ho sepolto dentro me con la cenere della quotidianità? Troppo spesso son costretto a raffreddarle con acqua. Vorrei regalarti le mie più care emozioni che soltanto Dio conosce, vorrei farti conoscere ogni foglia che è smossa dentro di me da questo incessante vento, vorrei conoscere di te ogni singolo filo d'erba dove quella foglia si andrà a posare. Non so se tutto questo accadrà, non so se tutto questo sia giusto perché Dio è l'unico che riesce a capirmi veramente, ma vorrei che questa poesia non avesse più senso. Vorrei amare.
Te ne vai in giro passando per mani grasse e gonfie, lasciando il tuo fetido alone verde su tutto. Farcisci i ventri obesi e buchi le tasche dei pezzenti. Ti si può trovare nella plastica di un sacchetto, cucito dentro un pallone da calcio, oppure sotto il fondotinta di una labile giullare degli schermi televisivi. Ma il tuo verde non riuscirà mai a distorcere lo sguardo di tutte le persone, a inquinare tutti i mari e le lenzuola, a corrompere tutti i byte del calcolatore, a spezzare l'ultimo albero e l'ultimo ponte, a far marcire l'ultima corda di chitarra. Un giorno tutto il mondo sarà ricoperto di verde, ma non sarà lo squallido verde dei soldi.
Questa è una piccola poesia per ringraziare le mie ali più grandi. Con voi ho sorvolato le foreste dell'anima, con voi ho planato sopra il lago del cuore, con voi mi sono librato sopra le alte vette della felicità, senza di voi sarei rimasto a terra. Ora chiedetemi di volare in altri cieli, su altre distese, verso nuovi orizzonti ma non chiedetemi mai di rinunciare al vostro respiro perché è la cosa più bella che la vita mi ha dato.
Volare sui campi di grano, scendere sul mare ad increspare le sue onde, scomodare il manto di mille animali, muovere un vecchio mulino, cantare sulla cima di una montagna. Ho sognato di essere vento, ho sognato di soffiar contento. Ma dove soffierò: se i campi di grano diventano centri commerciali, se il mare altro non sarà che una che una chiazza d'olio, se gli animali li potrò trovare soltanto nelle enciclopedie, dove soffierò, se le pale del mulino saranno bucate, dove soffierò, se le cime saranno appianate? Ho sognato di essere vento ma il mio soffiare ore è un grido e un lamento. Potrei portare la mia voce fra i grattaceli di New York, Potrei scuotere auto e camion perennemente in coda sulle autostrade, ma non mi abbasserò a tanto. Perciò aiutatemi, amici miei, a soffiare con me perché in questo momento mi sento solo e ho bisogno della vostra forza per continuare a soffiare. Ho sognato di essere vento e soffierò finché anche l'aria non diverrà cemento. Forse un giorno l'uomo riuscirà a chiudermi impotente in una scatola ma adesso lasciatemi soffiare perché ho ancora qualcosa da dire.
Quanto è bello perdersi nel regno delle stelle, nei suoi pensieri che scorrono caldi come sangue nelle vene. Quanto è bello ascoltare la sua magnifica musica, il silenzio. Quanto è bello osservare qualcuno mentre dorme, e capire che nonostante le immense diversità che appaiono sotto la luce del sole, di notte, sembriamo davvero fratelli. Quanto è bello guardarle, le stelle, e pensare che sono come le persone sono così piccole se le guardi da lontano ma se ti avvicini solo un po' di più scoprirai che il loro cuore è molto molto più immenso.