Poesie di Alessandro Zanacchi

Questo autore lo trovi anche in Racconti e in Frasi per ogni occasione.

Sono io, l'amore

Risalgo
l'impetuosa corrente del giorno
per raggiungere la dimora della notte
dove, nell'angolo di cielo
opposto alla luna,
mi attendono i due innamorati.
In rivoli precipitosi
di ammaliante indaco
mi adagio dolcemente
su un letto di soli piaceri
e profumi d'Oriente.
Al primo accenno di stelle,
a loro, custodi dei sogni,
offro il fremiti del corpo
e la tenerezza del cuore.
Accompagno l'assolo dei battiti
in un overture di caldi pensieri
e sinfonie di passione.
Mi mescolo ai loro desideri
in un effluvio di colori
e di essenze del bosco
per divenire pura estasi
che non abbassa bandiera.
Sfregamento di ali
sui loro sospiri prima lenti,
poi veloci
per quel gioco di incastri
fatto di occhi che bramano
e labbra che osano.
Accompagno il loro volo di luce
fino alla fine della notte
in cui gli amanti si tengono per mano,
i loro occhi brillano
e si sussurran ti amo.
Alessandro Zanacchi
Composta lunedì 22 giugno 2015
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    Il vento dell'amore

    Tace il battito della notte
    e il midollo del bosco
    ha fremiti di vento
    mentre sulla mia lingua danzano
    parole come fiamme
    e non posso parlarti.
    Tu che possiedi petali e radici
    toccami con mani di miele,
    accogli la mia anima
    vascello inquieto
    da troppo tempo ormai
    in rada nel porto dell'oblio.
    Anelito rapito
    con il canto delle tue parole,
    vieni nel muschio del mio cuore
    a liberare emozioni prigioniere.
    Come il vento
    che irrompe questa notte
    qui tra i pioppi avrò voce
    perché tu possa intendermi nel buio.
    Ascolta, è il vento che ti parla
    e trascina al tuo balcone
    il suono di magiche emozioni.
    Stanotte principessa non dormire:
    un grido ti giunge dalle stelle.
    Ascolta, è il vento dell'amore.
    Alessandro Zanacchi
    Composta lunedì 22 giugno 2015
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      Cuspidi avvelenate

      Mi manchi principessa
      e sprofondo nelle buie
      fondamenta del cuore
      dove stelle prima amiche
      non mi offrono alcun bagliore.
      Come cuspidi avvelenate
      le loro punte trafiggono la carne
      scempio di dolore,
      colano lacrime dal vermiglio colore.
      Mi manchi principessa,
      la mia anima gelida
      non riesce più a soffocare
      l'ululato disperato senza ore
      mentre folletti allucinati
      intingono un dito nel calamaio
      del mio organo vitale,
      tizzone ardente per scrivere
      su un frammento di luna il tuo nome.
      Mi manchi principessa,
      liberami con dardi di fuoco
      e fulmini di vento
      da queste catene
      che mi impediscono di volare.
      Cercami e trovami
      senza sapere né dove, né quando,
      attraversa il mio ardere
      e il mio celarmi
      in candide ali d'angelo.
      Accompagnami
      sulla via di quel brivido infinito
      che scuote e lacera,
      per poi tornare ad essere
      quiete apparente
      di desiderio d'amore.
      Alessandro Zanacchi
      Composta domenica 21 giugno 2015
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        Tu sei il tempo

        Tu sei il tempo.
        Nel vocabolario di un bacio
        divento poeta del tuo respiro.
        Sei essenza della mia anima
        mentre scolpisci battiti d'ebano
        con dita di seta.
        Sogni felpati
        accendono la notte dei sospiri
        regalandoci ali di primavera
        per violare il cielo dell'Amore.

        E tu sei il tempo...

        Rivoli di Paradiso
        macchiati da stelle d'ambra
        ci trascinano in una spirale di luce
        che inghiotte silenzi e paure.
        Brividi dislessici
        vestiti con petali di papavero
        tingono la tua pelle d'avorio
        annichilendo pensieri d'inchiostro.
        Vibrazioni di vita
        risvegliano desideri recisi
        riversando torrenti di porpora
        nei dedali del piacere.

        E tu sei il tempo.

        Dal calderone del cuore
        effervescenti emozioni
        rigenerano cellule dormienti
        mentre profumi d'oriente
        risvegliano pulsazioni proibite.
        Libido di luna
        mentre i nostri corpi eterei
        oscillano come altalena
        in un orizzonte di fuoco
        accarezzando i sensi e le ore.

        Tu sei il tempo.

        Alessandro Zanacchi
        Composta domenica 21 giugno 2015
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          La nistra notte non inganna mai

          La nostra notte non inganna mai.

          Nella sua oscurità
          denudo i nostri spiriti come lettere.
          Intingo la penna dei sogni
          nel profondo delle nostre anime assetate.
          Macchio fogli bianchi
          con le gocce indelebili del tuo cuore.
          Come un treno senza fermate
          la mia mente percorre il vortice dei sensi.
          Turbinio di emozioni, delirio del sentimento
          che esplode nell'aria profumandola di noi.
          Prigioniero del tuo sguardo di zagara
          e delle tue labbra di fata.

          La notte non inganna mai.

          Ti posi su queste candide lenzuola,
          hai mani d'Amore come petali di rose.
          Inseguono le mie intrecciandosi
          tra brulichii di scintille.
          Sospesi ad un filo di seta
          contiamo le stelle.
          Amo e piango ridendo,
          vivo di te, dentro te.
          Nella mirabile estasi che si consuma
          ribolle il sangue tra soffi di cuore.
          Noi nei fremiti, nei gemiti urlati e soffocati,
          pretesi, nascosti.
          Noi tra lacrime e sorrisi,
          nelle parole e nei silenzi.

          Noi e questa notte... che non inganna mai.
          Alessandro Zanacchi
          Composta sabato 20 giugno 2015
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            Scritta da: AZ

            Il pezzo che manca

            Voglia di attimi semplici ed eterni.
            Mi manchi e mi nascondo
            dietro l'ombra di una stella
            per vegliare sulla tua notte.
            Mi accomodo mestamente
            sulla sponda del tuo cuore
            e silenziosamente bacio i tuoi sogni,
            i nostri desideri.
            Appoggio i morbidi palmi
            suoi tuoi occhi
            e penetro nell'universo senza tempo
            del nostro Amore.
            Ti cerco con la voglia
            di riavere quel pezzo che manca
            per ricongiungermi
            con qualcosa che mi appartiene
            e che fa male non avere.
            Delirio della fantasia,
            di ricomporre quel puzzle
            che solo nel suo insieme
            si presenta definito e senza sfumature.
            Quell'immagine
            a cui per la maggior parte del tempo
            è negata la parte più bella,
            quella che da misura
            e proporzione alle forme,
            riequilibra ogni battito e colore.
            Quella che rende tutto
            così perfetto, magico, insostituibile
            e quella tessera che manca
            porta il tuo nome.
            Alessandro Zanacchi
            Composta domenica 15 aprile 2012
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              Scritta da: AZ

              Il pezzo che manca

              Voglia di attimi semplici ed eterni.
              Mi manchi e mi nascondo
              dietro l’ombra di una stella
              per vegliare sulla tua notte.
              Mi accomodo mestamente
              sulla sponda del tuo cuore
              e silenziosamente bacio i tuoi sogni,
              i nostri desideri.
              Appoggio i morbidi palmi
              suoi tuoi occhi
              e penetro nell’universo senza tempo
              del nostro Amore.
              Ti cerco con la voglia
              di riavere quel pezzo che manca
              per ricongiungermi
              con qualcosa che mi appartiene
              e che fa male non avere.
              Delirio della fantasia,
              di ricomporre quel puzzle
              che solo nel suo insieme
              si presenta definito e senza sfumature.
              Quell’immagine
              a cui per la maggior parte del tempo
              è negata la parte più bella,
              quella che da misura
              e proporzione alle forme,
              riequilibra ogni battito e colore.
              Quella che rende tutto
              così perfetto, magico, insostituibile
              e quella tessera che manca
              porta il tuo nome.
              Alessandro Zanacchi
              Composta domenica 15 aprile 2012
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                Scritta da: AZ

                Voglio essere per te

                Voglio essere per te
                la certezza cui ti aggrappi
                quando tutto sembra svanire.
                Voglio abbracciare
                e scaldare il tuo cuore
                con tutto il calore
                di cui sono capace.
                Voglio essere le parole
                che accarezzano
                i tuoi pensieri.
                Voglio essere l'eccezione
                che oltrepassa
                qualsiasi tuo silenzio.
                Voglio penetrare
                ogni tua corazza
                quando sembra che niente
                e nessuno possa.
                Perché io
                voglio essere per te.
                Alessandro Zanacchi
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                  Scritta da: AZ

                  Hai sentito l'amore

                  Hai sentito l'amore...
                  farfalle nello stomaco,
                  tintinnio del cuore
                  ... o schiaffo sordo e secco
                  che ti lascia senza parole.
                  Un cannone che ti spara
                  a galleggiare
                  tra i satelliti del cielo...
                  ed è amore per volare.
                  O per affogare
                  come un'ancora che ti tiene
                  a far compagnia
                  alle stelle e alle spugne
                  sul fondo del mare.
                  Amore come attesa
                  di un gesto che porta
                  alla condanna estrema
                  o alla gioia viscerale.
                  Euritmia del movimento,
                  eleganza dei corpi
                  che si cercano e danzano
                  per trovare il piacere.
                  Amore monco
                  dilaniato da schegge
                  di noia e apatia,
                  animale ferito in tagliola
                  per una lenta agonia...
                  chiamala eutanasia.
                  Melodia divina da cantare
                  vibrazioni senza fine
                  per note di stupore
                  anche per chi finge
                  di non voler sentire.
                  O un ululato
                  struggente di dolore,
                  grido acuto
                  che squarcia il petto,
                  prende casa
                  e non se ne vuole andare.
                  Alessandro Zanacchi
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