Tu fiore, dolce poema della vita mia, in te si esprime una poesia, espressa in mille modi: gioia, tristezza, malinconia... Quando, appassito, ti sfiorano le mie dita, sento in me come il morire di una vita. Resta triste il mio cuore... fino all'apparire di un nuovo fiore.
Ti voglio bene, non perché ho imparato a dirti così, non perché il cuore mi suggerisce questa parola, non tanto perché la fede mi fà credere... che sei Amore, nemmeno perché sei morto per me. Ti voglio bene, perché sei entrato nella mia vita, più dell'aria nei miei polmoni, più del sangue nelle mie vene. Sei entrato dove nessuno poteva entrare, quando nessuno poteva aiutarmi, ogni qualvolta nessuno poteva consolarmi. Ti parlavo in me, ti guardavo in me... e sentivo le tue risposte, nel tuo amore... la spiegazione, nelle tue parole la soluzione... Ti voglio bene, perché per tanti anni hai vissuto con me, ed io, ho vissuto di te. Ho bevuto alla tua legge, me ne sono nutrita, irrobustita, mi sono ripresa... Dammi d'esserti grata, nel tempo che mi rimane di questo amore... che versasti su di me, e m'ha costretto a dirt... ti voglio bene.
I miei lunghi silenzi... fanno parte di questo tramonto, sono parole sospese nel vento, forse prigioniere del mare. Ci sei tu, davanti a me... e anche tu, non parli... ogni frase, ogni attimo... vive ugualmente sulle nostre labbra, e ci trascinano lontano. Lontano... I nostri occhi non vedono, eppure scrutano al di là, dell'orizzonte, al di là dei sentimenti... e tu sei forse là, tra gli uragani lontani, che inviano venti profumati di speranza, sei nel piacere di un attimo, sei un raggio di sole, che mi bacia in un tramonto qualsiasi... e la musica del vento mormora le parole più segrete per me, che le sento vibrare in un intenso brivido di vita, e so... che per le vie delle ridenti primavere, sperdute fra i canneti, lungo il fiume della vita, le nostre ombre si cercheranno ancora.
Il sole sta tramontando, dietro il mio sguardo perduto... la volta del cielo, sembra addormentarsi, cullata nel suo azzurro, sfumate a tratti da fiamme roventi, rimpianto del sole, che la accarezzò per lunghe ore... il tramonto mi appare struggente, come la più pura immagine, della natura... bella e fredda... perché ciò che manca non è... che la luce... come gli occhi, di chi vaga per aridi istanti, di tormentate e vuote esistenze, senza capire... l'amore.
Ti chiamerò amore... strana malinconià che mi tiene prigioniera, di un sogno perduto Ti chiamerò amore, pioggia che precipiti, su questo mondo... perché lì dove regni odio, io ho deposto invece la mia speranza. Ti chiamerò amore, per questa luce... per questo tenue raggio di sole, anche se è dalle tenebre, che lo vidi fuggire... amore... per questo vago sapore d'insazietà.
Tienimi tu, adesso le mie mani, mamma... ora che le immagini di te, come soffice sabbia. Di eterne maree, si perdono davanti ai miei occhi, annebbiati di pianto... Dammi anche solo una parte del tuo cuore sereno, e sempre gioioso d'amare, fino all'ultimo respiro. I tuoi dolori, li perdesti lungo la strada... io non li ho mai conosciuti, perché amavi la vita come una fanciulla che spera sempre, nella clemenza del cielo e del tempo, e non desideravi altro, che quelle gioie della famiglia... quelle gioie che perduto... ed io con te... mamma... Fà che le paure... della vita, per me, non battano mai alle vetrate, dell'anima mia... con sibili cattivi e logoranti, quelle paure che sconvolge i giorni, e che ti porta via ogni cosa, che non sia ben ferma... Aiutami a saldare con chiodi fortissimi, il mio amore... e guida, il viaggio del mio cuore, verso sponde... tranquille.
Ho sognato l'amore... quello che non è, solo una sosta, nel vivere di ogni giorno, o che ti ricama i sogni, di illusioni stupende, e ti imbeve l'enima, con i volubili capricci, e le smagate chimere... Ho sognato l'amore, quello che ti porta via... quello che filtra tra le brume, delle pesanti nuvole, e sfiora l'aria... quello che schiude il cuore, alle emozioni insolite, come un ciclone, che fà impazzire la luce... quello che ti dà, la certezza che esisti, e che hai trovato l'acqua pura, alla fonte... se solo... sai volare... mi sono svegliata... e stavo viaggiando!
Vorrei dirti... che i miei occhi, ora sono pieni di luce... questi occhi che hanno visto l'amore, hanno visto tutto... e per un po' cessarono di guardare... quando l'addio ci ha baciati, ed io sola restavo. Vorrei dirti che la notte, ha il colore della speranza, è lei che mi vede ricordare con tenerezza, le nostre parole, i nostri sguardi... tutto... affinché l'amore viva... senza morire. Vorrei dirti... guarda il cielo... è piu azzurro che mai, la tua assenza, non mi fà più paura, e miei sogni... più smisurati dei venti non sanno più, dove posarsi! Vorrei dirti... non sono sola... e cresce la mia febbre di vita di slanci... a conferma che sono uscita... da un lungo sonno...
E mi ritrovo qui... piu sola di ieri, a cercare sul viso la stanchezza... anche se ciò non basta a sentire la presenza di chi è lontano, o il suono opaco... della voce... di un tempo. Solo pensieri spaventati, e fuggiti davanti al sole, per raggiungere o tornare da chi troppo presto non ha più nulla... ma deve continuare a vivere.
Ti amo come la luna... come il canto lieve dell'acqua, con la sincerità di un bambino, con la vastita, E profondità del mare... ti amo come il sole, come il tenero schioppettio del fuoco, con l'ingenuità dell'amore, con l'immensità E l'eternità del cielo ti amo...