Chino sulla sera ti cerco nel cielo che piano si accende dei suoi frutti migliori. Ti vedo sempre, mio angelo perduto, e non ti trovo mai. Sei dietro le stelle e sei nei miei sogni, chiara come una lampada e buoia come la tua stessa tomba. Sei la luce che mi da aria e il cemento che mi soffoca. Vorrei crederti vicina o anche lontana, dietro quell'orizzonte che a fatica vi nasconde.
Come ombra o deserto ho aspettato mille anni il tuo sorriso assai pregiato.
Come una perla preziosa o come la neve, sei bianca e calda in ogni tuo gesto, sei umile e sublime e sei unica e fantastica.
Ho dentro fuoco e rimorso, rabbia e veleno, perché per me sarai sempre quel treno perduto che portava alla vita; e per altri mille anni ancora resterò comunqe la tua triste ombra e sarò polvere e sabbia del mio stesso deserto.
E te ne andrai... tra notti fatate e sorrisi sinceri, un giorno, tu te ne andrai. Capirai che non non son'io l'acqua che muove il tuo mare ed io così annegherò tra le onde del mio triste oceano di rabbia ed illusioni.
Vorrei rinchiudere le tue ali in un quadro senza chiodo, poggiato su una pietra in mezzo al nostro amore.
Potrei così immortalare per sempre lo sbocciare del tuo profumo di donna, il calore contaggioso della tua pelle immortale e lo sguardo più profondo dell'intero creato.
Veloci scivolano parole nei miei pensieri piu segreti, volano le immagini del nostro tempo. La rugiada dei tuoi occhi che soffrono a causa mia e le promesse assai bugiarde di un futuro che non si può decidere. Questo e tant'altro mi suggerisce la mia coscienza, che comunque adesso è pulita, pulita quanto la tua anima. Bella come te e come nessun'altra, diversa dall'umano e dal divino, a metà tra sogno e meraviglia.
Vivi tu dentro il mio cuore, cuore di cristallo cuore di pitra... e sei così bella che ho paura, perché nel mondo, così stupenda, ci sei tu e nessun'altra.