Scritta da: Andrea Mantello
La frase contiene espressioni adatte ad un solo pubblico adulto.
Per leggerla comunque clicca qui.
Composta sabato 5 ottobre 2013
La frase contiene espressioni adatte ad un solo pubblico adulto.
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Batte al cuore il timore e l'esistenza
tra le lotte tumultuose per l'essenza
di un soffio che diventa speranza.
L'apparenza si fa strada e rapisce
quella scena in cui l'arte s'avvilisce
L'essenziale alla vista svanisce.
Scorre lento questo flusso inondante
le parole come un fiume che straripa
le emozioni sono un soffio ridondante
dentro il flusso incessante della vita.
Non esistono parole ricercate
accerchiate dentro un cerchio di fuoco
che si dicono per gioco o cantate
ripetute mille volte, esasperate...
Come le rime di chi scrive senza arte
solo carte e nemmeno una poesia
solo aria in un pensiero che non parte
come porte chiuse in faccia sulla via.
Non esistono illusioni che non fanno male
l'eterna intersezione tra sogni e sconfitte
tra bisogni di fama e silhouette
Una soubrette con un sogno normale
finisce nella polvere sull'ultimo scaffale
mentre i commerciali in copertina sul giornale.
È il funerale della voglia distrutta
nell'era devastante dell'autodidatta
dove basta youtube e un divano
un paio di tutorial e diventi Joe Cassano.
Si parla di musica a cassette
insultando cravatte al potere
ubriacandosi di rime a "virgolette"
ostentando fantomatiche galere.
Ma ciò che manca è la cruda realtà
di chi canta quella brutta povertà
è la voce che lascia la sua impronta
"la povertà si vive, non si racconta"
E mentre il tempo sembrava fermarsi
e la luna gelarsi ad un simile sguardo
io sognavo nell'ora di alzarsi
e finivo in un mondo sconosciuto.
La dove incontrarsi era perdersi
avvicinarsi e allontanarsi
ma legati per sempre da quel complice amarsi.
C'era un angelo per strada, in un luogo che non si vede
c'è un cannone che spara "neve" al posto della neve.
Le luci di natale sono i fari d'un anonimo furgone
un gatto si dilegua dentro al buio, cerca cibo in un bidone.
Un passo dopo l'altro e ogni passo è una vergogna
fugge il maestro della scuola e ad inseguirlo è una cicogna
che lo punta e tra gli artigli ha il suo terribile fagotto
ma non porta più bambini nel suo viaggio galeotto...
Solo sogni in fiocchi candidi, d'un bianco immacolato
quei bisogni da cui fugge il maestro spaventato.
Suda freddo, corre il tempo, apre il cassetto della vetrina
e prende lesto le sue chiavi e il suo sacco della farina.
Arriva forte nella curva, non si accorge della brina
e una bambina sulle strisce interrompe la sua corsa,
sulla strada una scarpetta e a qualche metro la sua borsa.
Oggi il mondo ha un solo senso, che profuma un po' di vita
la giustizia non fa giusto, è solo un'anima tradita
così come quella bimba è in balia della sua sorte
l'assassino corre libero e lei paga con la morte.