Le migliori poesie di Angela Mori

Poetessa e scrittrice, nato sabato 6 gennaio 1979 a CATANIA (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Umorismo, in Racconti, in Frasi per ogni occasione e in Diario.

Scritta da: Angela MORI

Ode ad acitrezza

Antico miraggio e indecifrabili resti,
Scagliati con furia per trucidare,
Chi da Itaca aveva vagato e penato.
Natura sublime,
Porto senza eguali,
Meraviglia della Perla del mare,
Che è la tua Sicilia.
Arcaico splendore,
Ove dal mare come sirene,
S'innalzano faraglioni;
Fermi al sole o sotto la bruma,
Vento non temono,
E baciano la luna.
Pescherecci attorno,
E barche colorate,
Sulle rive ferme,
Come oggetti dell'opera
Che uomo e natura,
Creano d'accordo,
In quel mare vissuto dai Malavoglia,
Che raccontò Verga.
Quanta suggestione,
Onirico splendore!
Tra mito e verità,
La tua omerica Isola Lachea si mostra,
E cinguetta attorno ad essa,
La graziosa ballerina gialla,
Inseguita in volo,
Dal reale gabbiano,
Sotto distese in fiore,
Di carline raggio d'oro.
Bimba dinamica di mattino,
Donna passionale all'imbrunire,
Fedele e devota
Come Galetea ad Aci,
Legata dell'amore eterno,
Nell'incanto della notte
E nella gioia del giorno.
Dormi anche tu luna,
Che Acitrezza vuol dormire,
Dormi infinita avvenenza,
Nel mare scuro che ti attornia,
Dall'alto della punta,
La Vergine Santa ti veglia.
Angela Mori
Composta martedì 18 giugno 2013
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    Scritta da: Angela MORI

    Bambola

    Abbigliata di pizzi e merletti,
    Nel tuo splendore di porcellana
    Coltivi disprezzo e nutri invidia...
    Gradiresti forse esser vera?
    Silente e immobile mi scruti
    Non posso non adorare il tuo sguardo
    Impenetrabile, cieca magnificenza...
    Nella tua chioma, cestino di grano,
    come bambina io mi perdo;
    mi tendi le mani attraente,
    non posso negarti un abbraccio
    Tu... cosi splendida e malinconica,
    artica come neve tra le mie mani
    non hai ne pianto ne sorriso...
    Ti ammiro contemplo e penso...
    Tu cosi bella, come puoi non aver un anima?
    Come puoi fare innamorare,
    se amore non puoi dare?
    Angela Mori
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      Scritta da: Angela MORI

      Aspetterei te

      Se solo mi dicessi "aspettami"
      mi fermerei qui
      nei meandri delle mie memorie,
      colorate d'azzurro
      alla tua presenza
      circondate d'oscura foschia
      del mio passato.
      Aspetterei qui,
      distesa sulla terra calda
      dove camminavamo insieme,
      a respirare l'aria
      che ha ancora il tuo sapore
      a contemplare l'immenso cielo
      senza bisogno di sapere
      se è giorno o sera
      se piove o c è sole.
      Io ti aspetterei
      da oggi fino a domani
      e per sempre
      io ti aspetterei.
      Angela Mori
      Composta sabato 19 settembre 2015
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        Scritta da: Angela MORI

        La passione di cappucetto rosso

        La passione di cappuccetto rosso.
        L'ho voluto io quest'incubo,
        cercandoti tra i fitti tralci di un bosco,
        intrecciati e umidi di bruma
        nel tetro della notte.
        Li ho voluti io quei graffi sulla pelle,
        con spine di cupe rose
        e foglie putride e ingiallite,
        sotto la vecchia faccia della signora in cielo,
        che spiava gelosa ogni respiro.
        Ho corso a lungo,
        seguendo il tuo ululato,
        Forte da graffiar l'udito...
        Ho voluto togliermi di dosso
        la seta di un rosso mantello,
        sporcar di rossetto la tua bocca,
        lambire cosi l inferno,
        farmi posseder dal vento
        che bruciava dentro te.
        Ho cercato e voluto
        i tuoi palmi forti su di me,
        Il tuo sapore d odio e rabbia,
        ho voluto sdraiarmi su pozze di fango,
        contaminare il mio corpo con il tuo
        ho voluto amarti in nemesi di gioia,
        in quella notte di smania e trasgressione,
        tra le creature che popolano gli incubi,
        con te che corrodi il mio cuore
        e ti nutri del mio dolore.
        Angela Mori
        Composta venerdì 26 luglio 2013
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          Scritta da: Angela MORI

          Lingua

          Disgusto mi dai
          Aspide vermiglio,
          Fermati e muori
          In quella sporca prigione
          Che odora di fumo e liquore
          Non dimenarti più
          Cercando di sputar rancore.
          Raggrinzito e livido
          Prova a gustar
          Il sapore del miele
          Non solo fiele
          Deve esser tuo vitto,
          Della crudeltà dei tuoi pensieri,
          Io voglio fuggire.
          Angela Mori
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            Scritta da: Angela MORI

            Ciò che sento

            Se solo sapessi
            di cosa si nutre la mia pena,
            che si accresce dentro,
            con infinito male,
            arriverei forse a mitigare l'amarezza,
            procurando cura all'anima che singhiozza.
            Corre il mio corpo,
            e la mente è vuota,
            evado tra il vento
            che tumultua tra i capelli.
            Gli occhi che bruciano
            e gli urli alla gola,
            dimmi cos'è che mi divora?
            Angela Mori
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              Scritta da: Angela MORI

              A te che amo tacendo

              Ti amo perché sai piangere,
              Dentro e fuori di te,
              Perché sei un sogno
              Che non muore all'alba
              E un pensiero che non si scalda
              Solo a meridione.
              Sei un inquieto sospiro
              Al rosso del crepuscolo,
              E una frenesia audace nell'oscurità,
              Prima che giunga il sonno.
              Ti amo perché sai sorridere,
              Eclissato nel silenzio
              Dei tuoi giorni.
              Tu sei potente e sei tenue,
              Solitario nell'eremo
              Che attorno a te hai costruito
              E la mia presenza verso te,
              È silente e assidua
              Come un'ombra che non chiede e ama.
              Me ne sto ad adorarti,
              Mentre la notte si consuma
              Sul tuo volto,
              Che non vedo ma sfioro,
              Con un bacio e una preghiera.
              Angela Mori
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                Scritta da: Angela MORI
                Che cosa andiamo cercando,
                Esuli consunti e bisognosi
                Di un qualcosa di cui,
                Non conosciamo neppure il nome?
                Deportati dall'aspirazione,
                Incatenati e schiavi di essa,
                Ricercatori assiomatici universali,
                Di poca, salda certezza.
                Noi erranti nella strada maestra,
                Mai contenti della vita stessa,
                Senza rese cui poter rinunciare,
                Morsi dai vizi che servitù non arresta,
                E abbigliati di sogni illogici,
                Di fama d'amore e d'immortale giovinezza.
                Noi poeti tormentati e infiniti,
                Autodistrutti da un male privo di nome,
                Morti ancor prima dei nostri folli abbagli,
                E delle nostre nefaste verità.
                Angela Mori
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