Scritta da: Anna Ursula Giuliani
in Poesie (Poesie d'amore)
Lego un filo di seta alla luna
e ne faccio un arco
per scagliare frecce d'amore.
Cupido nella notte!
Composta venerdì 30 settembre 2016
Lego un filo di seta alla luna
e ne faccio un arco
per scagliare frecce d'amore.
Cupido nella notte!
Se fosse cielo
saprei
come aprirlo
Se fosse sole
saprei
come rubarlo
Se fosse mare
saprei
dove nasconderlo
Ma è solo buio
e non ho le chiavi!
Si stendono lenzuola
e profumi di lavanda
sulle vie che portano
al cuore.
Profumano aritmie,
inebriando
pacate assonanze,
rinfrescando il soffio
dei venti.
Si assaporano
odori epidermici
che ti tracciano amore.
Sono i giorni migliori
per accendere bagliori
nel buio,
dove il sole
con il suo splendore
riaccende il vigore
dei sensi.
È il momento
che ora ti prendi,
quello che non riesci
a scacciare,
ti domina dentro,
maremoto che sbatte
i silenzi di vita
e che ora tu tocchi
con fragili dita.
Si stendono lenzuola
sui letti dei cieli
dell'anima!
Io volevo portarti via questa notte
io volevo farti vedere un sogno
io volevo farti guardare il cielo
io avrei voluto solo fermare il tempo!
Luce donata
al mondo
che cali di sera
per scolpire l'aria
accendendo
trasparenze nel mare.
Quando la rugiada
scorre,
attraversando
l'insenatura
più profonda
di una foglia,
cade,
sulle mie mani inerti,
lei
fredda
a bagnare il cuore.
Goccia
che racchiude dolori,
si disperderà.
Io... foglia nel vento.
Sento l'odore del muschio
tra i sensi dell'ero stata,
mi inebria i pensieri,
trainandoli sul cocchio
del tempo,
dove il passato mente
e regge ad un precipizio
di un oggi,
aggrappato ad un equilibrio
che stenta.
Umida immagine sfocata
tra le ombre
che smuovono la luce
del mio ora
che passa lento.
Sento il sapore del vento
che accarezza i miei passi
e li veste di respiro
coprendo quel che resta
di un calore
ancora imprigionato
nel cuore.
Sento,
sento la voce dell'anima
che parla di me
ad un dolore villano
che si fa scherno
nascondendo i colori.
È sicura che io abbia
la chiave
che apre quel grigio,
lei sente
che posso ridarle l'azzurro
sciorinando pennelli
su quella tela
dimenticata dal cielo!
Scrivo i miei sogni
a volte nell'aria
quando i fogli
volano via lontano.
Scrivo sui sassi
per fermare il tempo
per ricordargli
di venirmi a prendere.
Scrivo nelle crepe
delle rocce
quando la tempesta
agita il mio mare
e mi spezza il fiato.
Scrivo sulle foglie
nei prati
quando i pensieri
mi lasciano da sola.
Scrivo in tutti
quei mesi
che non so,
in tutte le vite
che non ho.
Scrivo i miei sogni,
li scrivo sulla mano
per non perderla,
che come un pugno
al cuor si mostra!
Penso e graffio l'anima,
io assassina di un cuore
che mai mi perdona.
I giorni, le notti
tra il sole e la luna,
penso e graffio l'anima.
Mi muovo, sto ferma,
mi scherno e graffio l'anima,
come croce che pesa
e che invoca la resa
e quel cuore in disuso
che mai più resta illuso,
piange e graffia l'anima,
cadendo fra i brandelli di carne
che più sangue non hanno,
muore stanco al mio fianco
e lei, anima sola
si abbandona trafitta,
vestita di bianco!
Ti lascerò ora,
ti lascerò tornare,
ti lascerò l'amaro
per farmi ricordare.
Sgronderanno le acque
dai tuoi occhi ed il vento
ti sposterà il coraggio,
ti trascinerà fra la tua duna
con la sua pallida luna,
grana fra le ciglia
e quando guarderai il mio mare,
graffiandoti di rena
e toccherai il mio nome,
riaffiorirà un nostalgico sorriso,
fra i segni del tuo viso.
Il cielo su di te ti urlerà impaurito,
di due pianeti diversi,
che oggi si son persi.
Oggi si è spento il rischio,
oggi scompare il bello,
oggi è sparito il mondo!