Tu

È inutile che mi comprimi contro il tuo petto.
Sussurra all'infinito al mio cuore.
Graffiami pure la schiena,
ma quando mi volti le spalle,
Stai! Stai e unisciti ai miei sfoghi.
Altrimenti il destino porterà via la tua immagine,
lontano dai miei rammenti.
Lamentati,
ma contro la misantropia della tua società.
Essa porta al suo interno, la tua gioia.
La tua gloria la portò via la morte.
Ma un giorno,
un giorno te la restituirà.
Parla a te stessa come non hai mai fatto prima,
E quando avrai bisogno,
il tuo cuore, strappalo.
Troverai amori infiniti che nemmeno la morte porterà via.
Oppure riflettiti sul suo specchio,
se vuoi trovare bellezze mai pensate prima.
Il tuo male non è la morte, è la vita!
Uccidila e vivrai per sempre.
Rubale l'immagine e perderai la tua gloria.
Ogni pezzo di gloria persa ti darà un po' di vita.
Sfoglia i tuoi sentimenti,
è lì che si nasconde la poesia.
Sventra la tua mente pregna,
tirale fuori tutti i figli.
Essi son degni di storia.
Spargi le tue idee.
L'arte ha costruito là il suo nido.
Sputa in faccia al tuo ego.
Conoscerai te stesso.
Conoscerai chi ti sta intorno.
Capirai che il male è bene,
Capirai che il bene è male.
Capirai la storia,
Ciò che non ha mai funzionato in essa.
Capirai anche chi non ti ha mai capito.
Tu.
Sei ciò di cui hai bisogno!
Anton Gjoka
Composta venerdì 29 ottobre 2010
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    Aurora

    Nei momenti oscuri d'un cieco pover'essere.
    Miseria misantropa annebbiatogli la vista.
    Sfuocato raggio vide ad occhi di cenere.
    L'opaco animo, d'un misero fomentista.

    Petali di rosa, quella foce di gioia.
    Colmava sorridendo un triste abisso.
    che or'il cerebro gli impegna fisso,
    un breve momento di dannata gloria.

    Quelle frecce nere di radiante voglia,
    piccoli momenti d'intenso vissuto.
    Or'voglia d'urlare d'un esser muto,
    calpesta il suo animo ch'ancor l'imbroglia.

    Quel raggio di piacere 'n istanti tenebrosi,
    ch'il vento della sorte gli tolse dalla mano.
    Aspri impulsi amari nonché scontrosi,
    batton sul suo petto, ch'or s'illumina piano.
    Anton Gjoka
    Composta giovedì 22 aprile 2010
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      Addio

      Ti ho scritto sul muro del mio cuore
      un emozione.
      Alla porta,
      ti ho lasciato un brivido.
      Allo specchio,
      un riflesso.
      Sulla finestra,
      una visione.
      Sul comodino,
      un pensiero.
      Sul balcone,
      un difetto.
      Fai attenzione quando apri l'armadio,
      ci ho nascosto dentro il mio orrore.
      Sul soffitto,
      ti ho lasciato una fuga.
      La mia.
      Anton Gjoka
      Composta martedì 2 novembre 2010
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        Piove

        Sulle mie lacrime,
        sulla mia gioia,
        e sulla storia dei miei sentimenti.

        A gocce rapide,
        sulla mia voglia,
        piovono tremendi impedimenti.

        Là, sulla lapide,
        della mia gloria,
        piovono motivi di frementi.

        Della tua immagine
        pezzi di memoria,
        piovono sopra i miei rammenti.

        Piove tristezza
        sul calendario,
        delle mie vite, non vissute.

        Piovono distinti
        ripensamenti,
        su alcune, mie scene mute.

        Sugli orrori
        delle tue barbarie,
        piovono note, molto acute.

        Intensamente,
        sulla tua voragine,
        piovono idee molto astute.

        Ah!? L'ebbrezza!?
        Così pesa e grezza,
        piove sulla mia testa, quando c'entri tu!

        Piove divina,
        la mia rovina,
        quando t'ammosci e mi butti giù.

        Una piccola lacrima,
        così fragile e tenera,
        piove su quell'attimo, che una volta fù

        Dolce tenerezza
        piovi una carezza.
        Sul mio animo, che non risorge più!

        Piovimi dolce,
        sul mio affetto,
        caro sintomo di allegria.

        Piovimi piano,
        sul mio petto.
        Piovimi, eccelsa sintonia.

        Piovimi mistero,
        intrigante, intero.
        Ti voglio avere, sia quel che sia.

        Piovimi reale,
        d'impatto carnale.
        Le parole, il vento le porta via.

        Piovimi parole,
        come il tuo cuore vuole!
        Piovimi momenti come tu sai fare.

        Benedetto cielo,
        piovi tanto.
        Colma il mio desertico mare.

        Piovile vere.
        Pesanti e leggere,
        ma solo franche le so accettare.

        Piovimi un demone,
        non piovermi un santo.
        Io alla pace non so badare.
        Anton Gjoka
        Composta martedì 16 novembre 2010
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