Aurora
Nei momenti oscuri d'un cieco pover'essere.
Miseria misantropa annebbiatogli la vista.
Sfuocato raggio vide ad occhi di cenere.
L'opaco animo, d'un misero fomentista.
Petali di rosa, quella foce di gioia.
Colmava sorridendo un triste abisso.
che or'il cerebro gli impegna fisso,
un breve momento di dannata gloria.
Quelle frecce nere di radiante voglia,
piccoli momenti d'intenso vissuto.
Or'voglia d'urlare d'un esser muto,
calpesta il suo animo ch'ancor l'imbroglia.
Quel raggio di piacere 'n istanti tenebrosi,
ch'il vento della sorte gli tolse dalla mano.
Aspri impulsi amari nonché scontrosi,
batton sul suo petto, ch'or s'illumina piano.
Composta giovedì 22 aprile 2010
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